Fiat Industrial: in previsione la chiusura di 5 stabilimenti Iveco
Iveco, società di Fiat Industrial, chiuderà entro l’anno cinque stabilimenti con complessivi 1.075 lavoratori. L’annuncio è stato fatto al Fiat Industrial Village, dove è stato presentato il nuovo camion Stralis, prodotto a Madrid.
Continua dunque la razionalizzazione produttiva in Europa: dopo la chiusura degli stabilimenti di autobus di Avellino e Barcellona, ora sono cinque le fabbriche destinate a cessare la produzione entro l’anno: una in Francia, a Chambery, due tedesche, a Weiswell e Ulm (dove nascerà un centro di eccellenza per i mezzi anti-incendio) e due austriache, a Gratz e Goerlitz. ”Sono chiusure dolorose – ha detto l’ad di Iveco, Alfredo Altavilla – ma servono a rafforzare l’azienda nel suo complesso. Non abbiamo però tagliato gli investimenti: quando i mercati si riprenderanno ci troveranno pronti”.
”L’accordo di Bruxelles – ha spiegato l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, – scongiura un disastro che la gente ha assolutamente sottovalutato. Il problema c’era. Monti ha fatto un capolavoro, è stato veramente un grande: a livello internazionale non credo abbiamo mai avuto nessun altro capace di farlo. Quell’accordo – sottolinea – è stato fatto per il bene dell’Europa, non a favore di un Paese o di un altro. Chi fa discorsi di campanilismo sbaglia alla grande, si vanno ad aizzare reazioni che è meglio evitare. Bisogna ringraziare tutti quelli che si sono rimboccati le maniche”.
Resta invece difficile la situazione per il mercato dell’auto: l’a.d. parla di un calo delle vendite a giugno ”a due cifre, meno del 20 del cento” e conferma la previsione di una chiusura dell’anno a quota 1,4 milioni. Troppo presto invece per dare indicazioni sul secondo trimestre perché ”si è chiuso solo ieri”.