Furgonati
In Italia il “furgone” è soprattutto un veicolo leggero, tanto che molti con questo termine intendono un qualsiasi veicolo commerciale, sia pure dotato di cassone. Il termine, invece, indica una carrozzeria chiusa con materiale rigido, di norma con limitate possibilità di apertura. Nel settore dei leggeri sono molto diffusi i furgoni originali, realizzati direttamente dalla Casa costruttrice, in molti casi addirittura utilizzando una scocca portante. Al di sopra delle 3,5 tonnellate di peso totale, invece, sono diffuse le furgonature realizzate sulla base dei telai cabinati. Il vantaggio di queste ultime è un vano di carico molto regolare (la furgonatura è sostanzialmente una grande scatola appoggiata sul telaio), mentre i furgoni originali hanno pareti non diritte, con la struttura interna della scocca che sporge e qualche limite dovuto alla presenza di elementi interni, come i passaruota. I furgoni originali hanno però un piano di carico (e, di conseguenza, un baricentro) più basso e una porta sul fianco (a volte integrata da un’altra su quello opposto), che non sempre sono presenti sulle furgonature.
La presenza di furgoni originali cessa del tutto oltre le 6-6,5 tonnellate di peso totale. Le pareti delle furgonature sono realizzate in materiali leggeri, come lamiere d’alluminio grecate e assemblate con rivetti, sandwich d’alluminio e materiale coibente, plywood e materie plastiche o composite. Ognuna ha differenti caratteristiche meccaniche e di prezzo; per il nostro mercato, le lamiere d’alluminio sembrano essere la soluzione preferita. Sulla testata posteriore si trovano di norma due battenti oppure (soluzione tipica di alcuni Paesi europei ma scarsamente diffusa in Italia) una saracinesca. Diffusi soprattutto per la distribuzione, i furgoni montano spesso una sponda caricatrice posteriore.