Genova, sciopero camionisti: continuano i presidi ai varchi portuali. Oggi nuovo incontro in Prefettura
Continuano i presidi nei varchi portuali di Genova dove è iniziato lo sciopero dell’autotrasporto indetto dai sindacati confederali Cgil Cisl e Uil, fino a sabato 14 luglio. Le motivazioni riguardano i tempi di attesa ai terminal per il carico e lo scarico dei container, l’assenza di servizi e punti di ristoro e le possibili conseguenze sulla sicurezza sul lavoro.
Oggi alle 11 riprenderà in Prefettura la trattativa sospesa ieri. I sindacati intanto stanno esaminando una bozza di accordo che hanno ricevuto da Autorità di sistema portuale e terminalisti: la protesta potrebbe essere revocata se le richieste dei camionisti dovessero essere accettate anche se per il momento nessun passo indietro è stato fatto. Il fermo resta programmato fino a sabato.
In caso di lunghe attese e forti ritardi per caricare la merce in porto, la bozza di accordo proposto prevede indennizzi economici a favore dei camionisti. Finora la viabilità sul nodo cittadino ha retto: i camionisti non hanno effettuato blocchi stradali, ma hanno presidiato i varchi portuali da San Benigno a Voltri.
“Ho appreso con preoccupazione e disappunto la notizia dell’interruzione delle trattative e la conseguente conferma delle quattro giornate di sciopero dei lavoratori dell’autotrasporto: una decisione sciagurata e irresponsabile che danneggia gravemente sia il porto di Genova, sia i molti cittadini che dello scalo si servono in queste ore”, ha detto ieri il governatore ligure, Giovanni Toti, commentando lo stop. “Quattro giornate di sciopero risultano totalmente incoerenti con il clima generale all’interno del principale scalo italiano, contraddistinto da un’importante crescita di tutti i settori, interessato da importanti riforme strutturali e da significativi investimenti pubblici – ha detto il governatore – Pur non sottovalutando i problemi sollevati dalle organizzazioni sindacali e all’origine dello sciopero, ritengo che i percorsi intrapresi e le soluzioni proposte siano una base assolutamente appropriata per il proseguo immediato delle trattative e per una celere sospensione della protesta”. Il presidente di Regione Liguria ha poi sottolineato che “intorno al porto di Genova, al suo sistema e al suo sviluppo ruota una parte importante della crescita della regione e, più in generale, dell’economia italiana. Il danno provocato dal perdurare di questa agitazione risulta totalmente incoerente rispetto al costruttivo dialogo avviato da tutte le parti e da tutte le istituzioni su tutti i principali temi sul tavolo”.
“Pertanto – ribadisce Toti – auspico un immediato ritorno al tavolo delle trattative, una sospensione dell’agitazione e l’avvio celere di tutte le soluzioni in via di definizione. Questo è l’unico comportamento responsabile, a meno che qualcuno non voglia giocare maliziose e inconfessabili partite diverse sulla pelle di tutti i genovesi, dei liguri e dell’economia italiana”.