Green Pass autotrasporto: aggiornamento della situazione alle 16 del 18 ottobre
Il blocco dei manifestanti no green pass al varco portuale ‘Albertazzi’ di Genova, che conduce sia a uno scalo mercantile che al terminal traghetti, non è più presente.
(Qui il nostro ultimo aggiornamento).
Resta il presidio al varco di ponte Etiopia dove i manifestanti cercano la solidarietà anche tra i camionisti dei tir. Un piccolo presidio è attivo al terminal Messina ma anche in questo caso nessun blocco dei mezzi pesanti. Non sono state registrate tensioni nè problemi di ordine pubblico.
Prosegue invece il sit-in dei lavoratori portuali a Ravenna. Col passare delle ore si sono raggruppati circa 400 manifestanti contrari all’obbligo del green pass. “Giù le mani dal lavoro”, così recita uno dei cori del presidio che, in mattinata, si è poi trasformato in una lenta sfilata che ha paralizzato le vie d’accesso stradali al porto. Alle 13.30 il corteo è stato sciolto dagli organizzatori ma circa cento persone sono rimaste sul posto bloccando la via Classicana e limitando l’accesso dei mezzipesanti.
Bellanova: “Ringrazio i lavoratori portuali di Trieste”
“Voglio ringraziare i lavoratori portuali di Trieste che, nonostante il clima intorno rischi di rendere complicato l’esercizio della responsabilità, come dimostrato anche negli odierni collegamenti televisivi, non hanno interrotto un attimo il loro lavoro”, ha scritto su Facebook la viceministra dei Trasporti Teresa Bellanova (Iv).
“In questi giorni a Trieste, a Genova, il nostro sistema portuale è balzato all’onore delle cronache per il ruolo strategico che riveste per il nostro Paese e per il rischio blocco delle attività causa la protesta dei no Green pass. Eppure, nonostante alcune proclami minacciosi della vigilia, lo stato delle cose parla chiaro. Porti e autotrasporto sono stati nevralgici nei mesi più duri del lockdown garantendo la continuità nella filiera degli approvvigionamenti e i prodotti agroalimentari sugli scaffali e sui banchi. E in questi ultimissimi giorni i nostri Porti hanno lavorato, i lavoratori non si sono bloccati, i cluster portuali e marittimi non si sono fermati. È una grande lezione di democrazia e responsabilità civile”, aggiunge.