Green pass, autotrasporto: la situazione alle 16
Per ora nessun blocco delle attività, solo qualche rallentamento dovuto a presidi di protesta. Il caos tanto temuto per i possibili blocchi collegati alle proteste dei lavoratori contrari all’obbligo di Green pass scattato oggi, non si è verificato.
La situazione più tesa nei porti di Trieste e Genova, ne abbiamo parlato qui stamattina, non sembra aver innescato – per ora – problemi di ordine pubblico rilevanti.
Lo conferma anche il bilancio di Cna Trentino Alto Adige: “Le assenze sono davvero poche, pochissime. Qualcuno è in ferie, in media un lavoratore su dieci. Dall’edilizia agli impianti, dalla produzione alle pulizie, dal benessere all’autotrasporto e alla comunicazione-stampa, nel giorno del debutto dell’obbligo di certificazione verde sui luoghi di lavoro, le aziende sono partite regolarmente. Il sistema ha retto e ancora una volta il mondo dell’economia ha dimostrato un forte senso di responsabilità”.
“Nelle piccole imprese con 2-3 dipendenti è scattata la solidarietà tra colleghi – ha detto Claudio Corrarati, presidente CnaTrentino Alto Adige -. I nostri associati ci hanno raccontato che anche chi era contro l’obbligo, alla fine ha deciso di fare il tampone per non creare problemi al collega. Le medie e grandi aziende, invece, hanno organizzato i turni per far fronte a poche assenze. Il prossimo scoglio sarà lunedì. Solo allora capiremo se l’organizzazione dei tamponi reggerà anche domenica pomeriggio, ma restano i dubbi sulla tenuta del sistema nel medio-lungo periodo”.
L’attività al Porto Trieste prosegue ma rallentata
L’attività del porto di Trieste dall’inizio dello sciopero prosegue quasi con regolarità, anche se con qualche rallentamento. Lo si apprende dalle autorità portuali. Tutti i varchi dello scalo, tranne il numero 4 dove si sta svolgendo la manifestazione, sono regolarmente aperti consentendo il transito sia di vetture che camion. Anche il servizio interno di treni sta proseguendo regolarmente.
Alla Dhl di Settala camion bloccati
Davanti alla Dhl di Settala (Milano) una trentina di lavoratori aderenti al SI Cobas è in presidio contro la richiesta del Green pass per poter lavorare. Per lo più si tratta di lavoratori che hanno mansioni di facchinaggio. Bloccati i camion in uscita dall’azienda: ilavoratori in protesta chiedono che i tamponi per entrare a lavorare, per chi non ha il green pass, siano a carico del datore di lavoro.