Il traforo del Monte Bianco chiude dal 16 ottobre al 18 dicembre
Tra le cause della maggiore durata dei lavori, le norme francesi per la protezione dall’esposizione all’amianto
Il traforo del monte Bianco chiuderà nove settimane per lavori “non procrastinabili”, e non per sei o sette come era emerso in un primo tempo. Tra le cause della maggiore durata dei lavori, ci sono le norme francesi per la protezione dall’esposizione all’amianto, ma non solo.
Lo ha detto Riccardo Rigacci, direttore gerente del Geie-Tmb, gruppo di interesse europeo che gestisce la galleria.
Rigacci ha spiegato che è emerso che per fare tutti i lavori, in particolare la sostituzione della soletta nella zona centrale, devono essere eseguite delle operazioni di taglio che devono osservare prescrizioni piuttosto importanti dal rischio amianto secondo le norme francesi. Questo comporta una modifica della produttività delle attività che si ripercuote sulla durata della chiusura, che è stata fissata dalle 8 di lunedì 16 ottobre alle 22 di lunedì 18 dicembre.
Parallelamente sono in corso i lavori, già iniziati di notte, di sostituzione di tutti i 76 ventilatori presenti sulla volta della galleria. Inoltre saranno eseguiti una serie di lavori di manutenzione sui canali di ventilazione, e poi delle indagini tecniche e dei controlli sulla volta ma non strettamente legati ai lavori.
Percorsi alternativi per leggeri e pesanti: San Bernardo e Frejus
I percorsi alternativi indicati per i veicoli leggeri sono il traforo del Gran San Bernardo e – fino a quando non sarà chiuso per l’arrivo della stagione invernale – il passo del Piccolo San Bernardo. I mezzi pesanti saranno indirizzati al traforo del Fréjus. Proprio la galleria tra Piemonte e Savoia era stata chiusa ai camion per 12 giorni dopo la frana caduta in Maurienne (Francia) il 27 agosto scorso.
Uno stop che aveva intasato il Bianco, facendo inoltre slittare di un anno il cantiere-test di 15 settimane per ristrutturare 600 metri di volta, previsto dal 4 settembre al 18 dicembre.