Ilva: approvato l’accesso al fondo Pmi per l’indotto
Oggi sarà una giornata decisiva per la questione Ilva. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi incontrerà gli autotrasportatori che protestano da settimane, rallentando la produzione dello stabilimento Ilva di Taranto. Le commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato, intanto, hanno approvato l’emendamento che prevede per le imprese dell’indotto Ilva l’accesso al fondo a sostegno delle Pmi, fino a 30 milioni di euro. Le commissioni hanno anche approvato l’emendamento che porta a 10 milioni di euro i fondi per la messa in sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell’area ex Cemerad ricadente nel Comune di Statte in provincia di Taranto.
Inoltre, per favorire le imprese di autotrasporto e le piccole imprese che hanno crediti nei confronti dell’Ilva spa per prestazioni svolte prima della dichiarazione del passaggio dell’azienda in amministrazione straordinaria, è stato presentato un emendamento per la sospensione fino al 20 dicembre 2015 dei pagamenti dovuti per cartelle esattoriali e dei versamenti per pagamenti erariali che scadono nel periodo compreso fra la data di entrata in vigore della legge salva Ilva e il 15 dicembre 2015. Per lo stesso periodo sono sospese le procedure esecutive e cautelari relative a questi tributi.
Dalle commissioni è arrivato anche il parere “non ostativo” della commissione Bilancio all’emendamento del Governo 3.1000 che prevede la possibilità per i Commissari dell’Ilva di “contrarre finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato”. Cassa depositi prestiti potrà così mettere a disposizione dell’Ilva un prestito ponte. Il finanziamento è finalizzato a interventi per ricerca, sviluppo, innovazione, formazione e occupazione.