Ilva: il 18 febbraio incontro al Mit con gli autotrasportatori
Esaminare le problematiche relative ai rapporti tra le imprese di autotrasporto e la società Ilva. Per questa ragione il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha convocato un incontro con le associazioni di rappresentanza del settore il 18 febbraio alle ore 14.
Il ministro Maurizio Lupi ha poi chiesto agli autotrasportatori “di sospendere le agitazioni previste per lunedì prossimo. Li ho convocati per mercoledì al ministero e in quell’incontro potremo verificare lo stato dei lavori della commissione parlamentare sul decreto per l’Ilva di Taranto e valutare insieme eventuali nuove iniziative in merito. Voglio rassicurare gli autotrasportatori che il governo è direttamente impegnato, il presidente del Consiglio in prima persona, per la soluzione del caso, e sono certo che, insieme, la troveremo”.
Gli autotrasportatori, alla 4° settimana di protesta, erano arrivati ieri a Roma da Taranto con 11 pullman, per manifestare davanti Palazzo Chigi. I lavoratori rivendicano 8 mesi di stipendi non ancora percepiti.
Ieri pomeriggio in un primo incontro a Palazzo Chigi a cui ha partecipato anche il sindaco di Taranto Ippazio Stèfano, è stato assicurato un prestito ponte di 260 milioni all’azienda per pagare i fornitori. “L’incontro – ha detto Stefàno – è stato molto positivo. Già il fatto di poter ottenere in meno di 24 ore una convocazione è segno della tangibile attenzione e impegno da parte del governo”.
Il sindaco di Taranto ha poi spiegato che il premier, Matteo Renzi, “ci ha ascoltato per due ore durante le quali abbiamo potuto esporre tutti i problemi di Taranto. A breve ci saranno delle risposte. L’autotrasporto è stato considerato un servizio importante e i pagamenti riprenderanno non appena il decreto sarà legge, cioè entro il 5 marzo”.
Stefàno ha quindi confermato che martedì prossimo il governo presenterà un nuovo emendamento a tutela dei crediti dei trasportatori, mentre i fornitori dell’Ilva saranno in gran parte considerati fornitori strategici.
Oltre al prestito ponte di 260 milioni garantito dallo Stato l’Ilva – secondo quanto riferito dal sindaco di Taranto – potrà giovarsi dei 160 milioni di Fintecna oltre al miliardo e 200 milioni sequestrati ai Riva