Incentivi alla rottamazione auto: si riapre il dibattito
Una richiesta di incentivi alla rottamazione delle auto è stata avanzata al Governo da LeasePlan Italia, società attiva nel settore del noleggio a lungo termine e della gestione flotte aziendali, e da CarNext, società specializzata nella vendita di auto usate della flotta di LeasePlan Italia.
Jaromír Hájek, amministratore delegato di LeasePlan Italia e Franco Oltolini, direttore generale di CarNext, hanno infatti inviato una lettera al Ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, per chiedere al Governo di sostenere l’adozione di incentivi alla rottamazione pari almeno alle imposte sul trasferimento di proprietà per tutti coloro che acquisteranno una autovettura usata euro 4 e rottameranno un usato euro 3, euro 2, euro 1 o euro 0.
“La eccessiva svalutazione delle auto usate – si legge nella lettera di Hájek e Oltolini – ha effetti fortemente negativi sui bilanci delle aziende di noleggio a lungo termine che subiscono un consistente deprezzamento del loro investimento in autoveicoli. Il calo delle quotazioni dell’usato è fortemente negativo anche per gli automobilisti, perché determina una perdita di valore delle loro vetture, che comporta un aumento della cifra necessaria per comprare un’auto nuova. Questa cifra in caso di sostituzione dell’auto, cioè nell’85% dei casi, è data infatti dalla differenza fra il prezzo netto della nuova vettura e quanto si ricava dalla vendita dell’usato”.
Nella lettera si legge anche che “ Qualora il Governo decidesse, come già fece con gli incentivi 2002-2003, di riconoscere agevolazioni per gli acquisti di vetture usate, oltre ai già citati effetti positivi per i proprietari di flotte di auto e per tutti gli automobilisti, vi sarebbero anche altre conseguenze positive.” Innanzitutto, per i benefici che ne ricaverebbero anche i concessionari e i commercianti di usato. E poi anche per la possibilità “di rottamare vetture molto vecchie appartenenti a persone che non hanno le disponibilità economiche per sostituirle con vetture nuove, neppure con forti incentivi alla rottamazione. Infine l’eliminazione dal parco delle auto più vecchie e quindi più inquinanti e meno sicure avrebbe un impatto positivo sia sull’ambiente, che sull’incidentalità stradale, che sul piano sociale, in quanto consentirebbe agli automobilisti economicamente più deboli di sostituire la loro vecchia auto con una vettura più recente”.