Incidente A21, Trasportounito: assurde le polemiche sulle merci pericolose in autostrada
“Un carico di merce pericolosa resta tale sia che viaggi in autostrada o su un treno (e i fatti di Viareggio lo hanno drammaticamente dimostrato), o in nave o aereo. Le merci sono e restano pericolose a prescindere dal mezzo di trasporto”. Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, si scaglia contro le polemiche che definisce “strumentali, irrispettose delle vittime e grottesche nei contenuti” sollevate dopo il grave incidente verificatosi ieri pomeriggio sulla A21 tra Brescia e Manerbio, al km 231,400 tra Brescia sud e Brescia centro, nel comune di San Zeno Naviglio. A causa di un momento di distrazione, il conducente di un mezzo pesante che trasportava cereali ha tamponato un’auto, con 5 persone a bordo tra cui due bambini, che poi a sua volta è finita contro un’autocisterna contenente benzina. In tutto sono morte 6 persone.
“Non si capisce bene – prosegue Longo – dove dovrebbero viaggiare le merci pericolose o i carichi infiammabili. Forse sulle provinciali, attraversando centri abitati oppure su ferrovie che presentano comunque gli stessi rischi di un autostrada?”.
“Sarebbe il caso di ricordare – prosegue il segretario generale di Trasportounito – che lo Stato italiano continua a garantire un minimo di rimborso sui pedaggi autostradali, diventati comunque insopportabili, proprio per favorire il dirottamento dei traffici merci dalla rete ordinaria a quella autostradale, ritenuta a minor rischio”.
“Smettiamola una volta per tutte, anche per rispetto alle famiglie delle vittime, nonché delle migliaia di uomini che si spezzano la schiena dietro a un volante per assicurare al paese la disponibilità di merci e di “benessere” – conclude Longo – di innescare cacce alle streghe prive di qualsiasi fondamento realistico”.