Infrazioni stradali: controlli incrociati in Europa
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 5 novembre scorso, la direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 7 novembre 2013. La direttiva istituisce un sistema di scambio transfrontaliero dei dati di immatricolazione dei veicoli inteso ad agevolare l’identificazione delle persone sospettate di avere commesso un’infrazione stradale con un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso da quello nel quale l’infrazione è stata commessa. Tale sistema faciliterà l’applicazione delle sanzioni a prescindere dallo Stato di immatricolazione del veicolo e dalla natura civile o penale dell’infrazione ai sensi del diritto nazionale, assolvendo così ad una funzione deterrente che dovrebbe contribuire a ridurre il numero delle vittime della strada.
In particolare, la direttiva si applica alle seguenti tipologie di infrazioni: (i) eccesso di velocità; (ii) mancato uso della cintura di sicurezza; (iii) mancato arresto davanti a un semaforo rosso; (iv) guida in stato di ebbrezza; (v) guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti; (vi) mancato uso del casco protettivo; (vii) circolazione su una corsia vietata; (viii) uso indebito di telefono cellulare o altri dispositivi durante la guida.
Lo scambio di informazioni sarà effettuato, nel rispetto della normativa UE sulla protezione dei dati personali, con mezzi elettronici interoperabili tra i punti di contatto nazionali che dovranno essere designati dagli Stati membri. Qualora decida di perseguire l’infrazione, lo Stato membro informerà il proprietario, l’intestatario del veicolo o la persona altrimenti identificata sospettata di aver commesso l’infrazione mediante lettera, redatta nella lingua di immatricolazione del veicolo, contenente tutte le informazioni relative all’infrazione, ivi inclusi natura dell’infrazione, luogo, ora, titolo della normativa nazionale violata, sanzione nonché dispositivo utilizzato per rilevare l’infrazione.
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FRATINI VERGANO, Bruxelles