Intermodalità, Anita: a rischio l’ecobonus, il governo intervenga a Bruxelles
Allarme Anita sulla questione ecobonus che preoccupa moltissimo le numerose imprese del settore che hanno puntato sull’intermodalità via mare: la richiesta di approvazione dell’ecobonus per gli anni 2010 e 2011 è, infatti, ancora bloccata, ormai da diversi mesi, all’esame della Commissione europea. “Siamo molto preoccupati che non sia ancora arrivata l’autorizzazione da Bruxelles. Per anni ci è stato chiesto di puntare al trasporto intermodale per decongestionare le strade e garantire il rispetto dell’ambiente. E noi lo abbiamo fatto”, ha spiegato Eleuterio Arcese, presidente di Anita.
“Ora che le imprese hanno investito impegnandosi su piano economico e organizzativo a trasferire i propri veicoli sulle navi, si paventa il rischio che l’incentivo possa saltare”. L’associazione spiega anche di “non riuscire a comprendere perché la Commissione europea che sulla carta promuove il ricorso al trasporto intermodale ponga ostacoli ad un progetto che le stesse Istituzioni comunitarie hanno considerato una buona pratica da seguire in tutta Europa.
“Le difficoltà riscontrate nell’ottenimento del rimborso per gli anni 2010-2011 – insiste Arcese – ci inducono a temere che in futuro possano venir meno analoghe misure a sostegno del trasporto intermodale proprio mentre il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha confermato che il ministero dell’Economia e delle Finanze sta disponendo le variazioni di bilancio necessarie per l’assegnazione dei fondi per l’ecobonus”. Tuttavia, questo agli autotrasportatori non basta. “Occorre il via libera di Bruxelles – conclude Arcese – ed è necessario pertanto un intervento politico forte e deciso del ministro Passera affinchè la Commissione europea conceda l’autorizzazione per sbloccare almeno le risorse”.
Paolo Castiglia