Iveco: in viaggio i primi Stralis a gas naturale liquefatto (Lng)
Sono partiti da Piacenza con il serbatoio pieno i primi cinque Iveco Stralis alimentati a gas naturale liquefatto (LNG) che circoleranno in Italia: i veicoli sono stati consegnati a LC3 azienda specializzata nel settore del trasporto merci a temperatura controllata e portacontainer, impegnata nell’applicazione sui propri veicoli di soluzioni tecnologiche alternative, volte alla riduzione dell’impatto ambientale. Gli Stralis AT440S33T/P LNG sono stati tra i protagonisti della cerimonia di inaugurazione della prima stazione di rifornimento LNG in Italia di Eni a Piacenza. La stazione rientra nel progetto ”LNG Blue Corridors” che, nell’ambito del 7° Programma Quadro, ha lo scopo di promuovere il gas naturale liquefatto (LNG) come un’alternativa reale al gasolio nei trasporti a medio e lungo raggio. Il progetto prevede l’apertura di 14 stazioni di rifornimento distribuite in Europa su quattro direttrici principali che attraversano il continente. Iveco ed Eni sono due dei 27 partner del progetto in Europa. Alla cerimonia di inaugurazione è intervenuto, tra gli altri, Federico Gaiazzi, General Manager Iveco Mercato Italia, che ha illustrato l’impegno dell’azienda nella ricerca e nell’innovazione tecnologica a favore della sostenibilità ambientale ed economica.
Lo Stralis Natural Power LNG permette un’autonomia di oltre 750 chilometri. Il trattore AT440S33T/P LNG, nella configurazione standard, è equipaggiato con 4 serbatoi CNG da 70 litri e un serbatoio criogenico LNG da 525 litri. Il gas naturale è immagazzinato allo stato liquido alla temperatura di -130°C e alla pressione di 9 bar e, prima di essere iniettato nel motore, viene convertito allo stato gassoso. Il riempimento è semplice, sicuro e può essere effettuato in non più di cinque minuti. Sotto il profilo delle emissioni i motori alimentati a gas naturale sono più ecologici dei Diesel Euro VI. Il gas naturale è un combustibile decisamente pulito grazie a emissioni di particolato (-95% rispetto al Diesel) e di NOx (-35%) ridotte al minimo. Inoltre, l’utilizzo di questi veicoli permette di ridurre le emissioni veicolari di CO2 dal 10% fino al 100% in caso di utilizzo di bio-metano. Infine, la riduzione del rumore in media di 5 Decibel rispetto alle versioni Diesel lo rendono adatto per le missioni di raccolta rifiuti e di distribuzione notturna. Da un punto di vista della sostenibilità economica, il risparmio complessivo del TCO (Total Cost of Ownership), il costo totale di esercizio di un veicolo, è fino al 10%. Il gas naturale ha infatti un costo inferiore rispetto al Diesel, consentendo una riduzione fino al 40% del costo del combustibile, che rappresenta la voce più importante del TCO.
Federico Cabassi