Limitazioni tir Brennero, Salvini: l’Italia chiede solo il rispetto dei trattati europei
La questione Brennero è tra i dossier che verranno discussi al Consiglio informale dei ministri dei trasporti Ue che prende il via oggi a Stoccolma. Al tavolo sarà presente il vicepremier e ministro Matteo Salvini, dopo aver presenziato alla cabina di regia per le Olimpiadi Milano – Cortina 2026 a Venezia.
Tra gli altri importanti dossier per l’Italia, figurano il ponte sullo Stretto di Messina, l’alta velocità Torino Lione e, non ultimo, lo stop ai motori endotermici fissato per il 2035. Previsti una serie di bilaterali: con il collega francese Beaune, con la ministra austriaca Gewessler e con l’omologo svizzero Roesti
Per quanto riguarda la questione dei tir al Brennero, a poche ore dall’avvio ai lavori, la ministra ai trasporti austriaca Leonore Gewessler ha lanciato una richiesta all’Italia: “serve un clima costruttivo. Sarebbe ora che anche l’Italia presenti le soluzioni e proposte che vengono sempre solo annunciate”.
La ministra ha spiegato di essere dalla parte dei “tirolesi che soffrono enormemente a causa del transito. E’ in gioco la tutela della salute e della qualità di vita”.
Secondo Gewessler, le limitazioni ai tir in Tirolo esistono perché la situazione è diventata insostenibile”.
Il procedimento d’infrazione davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea nei confronti dell’Austria, annunciato da Salvini, non preoccupa Vienna. “Sono molto irritata – commenta la ministra – perché l’Italia minaccia a gran voce procedimenti, ma nei colloqui a livello europeo, quando si tratta di trovare soluzioni concrete, arriva poco o niente”.
“L’Austria ha sempre collaborato in modo costruttivo a livello europeo. Noi confermiamo questa disponibilità. Anche l’Italia deve tornare al tavolo dei colloqui. Non si può più scaricare tutto sull’Ue e gli altri paesi”, aggunge. Gewessler invita anche “a prendere sul serio e approfondire” la proposta altoatesina di un sistema di prenotazione ‘slot’ per i tir in transito al Brennero.
La risposta del ministro Salvini
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini “è pronto a confrontarsi con spirito costruttivo e concreto con tutti gli omologhi e in particolare con la collega austriaca”, ha sottolineato in una nota il Mit dopo le dichiarazioni di Leonore Gewessler.
“E’ bene ricordare – prosegue il comunicato di Porta Pia – che l’Italia chiede semplicemente il rispetto dei Trattati Europei. Il nostro Paese non nega il problema di traffico al Brennero e infatti sta investendo risorse significative per il tunnel ferroviario. Infine, è opportuno evidenziare che i blocchi unilaterali di Vienna (che risalgono addirittura al 2003) non hanno ridotto la circolazione dei mezzi e che, nonostante l’aumento consistente del traffico, i rilevamenti della qualità dell’aria continuano a migliorare grazie allo sforzo degli autotrasportatori che hanno investito sul parco mezzi. L’Italia – conclude il Mit – ha arterie stradali molto più trafficate rispetto al Brennero”.
Conftrasporto: “Comportamento inammissibile e discriminatorio”
“Dispotico e incomprensibile”: così il segretario generale di Conftrasporto-Confcommercio Pasquale Russo ha definito l’atteggiamento dell’Austria nei confronti dell’Italia.
“La Gewessler ritiene i divieti ‘misure indispensabili per la qualità della vita in Tirolo’, noi pensiamo siano atti di prepotenza di un Paese nei confronti di un altro all’interno della stessa Unione Europea – attacca Russo – Il comportamento dell’Austria è inammissibile e discriminatorio nei confronti dell’economia e delle imprese italiane. Bisogna porre fine, da subito, a quella che è una prevaricazione bella e buona”.
“Il ministro austriaco dichiara di voler risolvere un problema, ma la politica dei divieti austriaci ha storicamente fatto pagare un conto salatissimo non solo all’autotrasporto italiano, ma a tutte le imprese del nostro mondo produttivo – prosegue Russo – chiediamo che, dopo le ‘enne’ segnalazioni partite dal nostro Paese, anche l’Europa si faccia garante del rispetto dei trattati sulla libera circolazione delle persone e delle merci all’interno dell’Unione Europea”.