L’Ue rafforza gli obiettivi di riduzione delle emissioni di camion e autobus
Ma per l’ACEA gli standard sono “ambiziosi sulla carta ma irraggiungibili nella realtà”
Per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica dell’Ue entro il 2050 si prevede il rafforzamento dei requisiti di riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti e l’implementazione delle necessarie infrastrutture di ricarica e rifornimento
Recentemente è stato aggiunto un nuovo tassello di questo percorso: la commissione per l’ambiente del Parlamento europeo ha adottato le sue proposte per rafforzare gli standard Ue sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, tra cui autobus, camion e rimorchi. La relazione è stata adottata oggi con 48 voti favorevoli, 36 contrari e un’astensione.
La relazione costituirà la posizione negoziale del Parlamento con i governi dell’Ue sulla forma finale della legislazione.
Gli obiettivi in percentuali
Per il 2035 l’obiettivo complessivo sarà più severo e per autobus urbani previste zero emissioni entro il 2030.
I deputati vogliono obiettivi forti di riduzione delle emissioni di CO2 per gli autocarri medi e pesanti, compresi i veicoli professionali (come camion della spazzatura, ribaltabili o betoniere) e gli autobus:
- 45% per il periodo 2030-2034
- 70% per il 2035-2039 (rispetto al 65% proposto dalla Commissione)
- 90% a partire dal 2040.
Autobus a zero emissioni a partire dal 2030
I deputati hanno convenuto che tutti gli autobus urbani di nuova immatricolazione dovranno essere veicoli a zero emissioni a partire dal 2030. Hanno aggiunto la possibilità per gli Stati membri di richiedere un’esenzione temporanea (fino al 2035) per gli autobus interurbani alimentati a biometano, a condizioni rigorose legate alla presenza di infrastrutture di rifornimento e all’origine del carburante.
La perplessità di ACEA
L’associazione europea dei produttori di automobili (Acea) esprime preoccupazione per il fatto che gli obiettivi per la decarbonizzazione di camion e degli autobus siano “ambiziosi sulla carta ma irraggiungibili nella realtà”.
“Per creare un ambiente in cui i produttori di veicoli possano prosperare e raggiungere gli obiettivi – si legge in una nota dell’Acea – abbiamo bisogno di uno sforzo collaborativo da parte di tutte le parti interessate, compresi i politici. La domanda dei clienti per camion e autobus elettrici e alimentati a idrogeno è ancora molto indietro rispetto ai modelli convenzionali. I membri di Acea hanno effettuato gli investimenti e i veicoli a emissioni zero sono pronti a partire, ma anche i clienti devono avere la fiducia necessaria per investire”, sottolinea il direttore generale di Acea Sigrid de Vries.
Acea, dunque, chiede una regolamentazione sulla CO2 adatta al settore dei camion e degli autobus e che i legislatori ne tengano conto nel prossimo voto in plenaria e nei negoziati del trilogo.