Manovra, Ipt veicoli: appello della filiera automotive contro l’aumento
Un appello destinato ai membri della Camera dei Deputati per richiamare l’attenzione sull’aumento in programma per l’Ipt (imposta provinciale di trascrizione). Questo il contenuto della lettera aperta pubblicata oggi, in forma di avviso a pagamento, sulle pagine dei quotidiani “Corriere della Sera” e “La Repubblica” e firmata dalle associazioni della filiera automotive Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto, Unasca e Unrae.
L’appello è indirizzato ai membri della Camera dei Deputati chiamati alla discussione per la conversione in legge del decreto varato dal Governo contro la crisi e contenente, fra le altre disposizioni, l’aumento dell’Ipt. Si tratta di una misura che colpisce gli automobilisti in caso di acquisto di autoveicoli nuovi o usati, con un aumento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione anche per vetture di larga diffusione.
Il nuovo regime di tassazione andrà a interessare solo i residenti delle regioni a Statuto ordinario, escluse quindi Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Province di Trento e Bolzano.
“Vi invitiamo a riflettere e a valutare in una nuova prospettiva questa norma, controversa nei termini e pericolosa negli effetti, considerando che potrebbe essere addirittura deleteria per le casse dell’Erario – scrivono le associazioni della filiera automotive – un’Ipt raddoppiata deprimerà il mercato dell’auto, riducendo ancora di più le entrate Iva”.
FdB