Mercato autocarri in recupero a luglio (+33,9%), autobus ancora in flessione ma più contenuta (-17,6%)
A luglio il mercato degli autocarri mostra segni di recupero, registrando un +33,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si tratta della prima variazione positiva dopo quella di febbraio 2020 (che aveva chiuso a +9,4%), complice anche il confronto con un luglio 2019 fortemente negativo (-21,4%), mentre i veicoli trainati, dopo il primo timido segno positivo del 2020 riportato a giugno (+6,2%), invertono nuovamente la tendenza, riportando una leggera contrazione (-2,3%). Per entrambi i comparti, ovviamente, il periodo gennaio-luglio 2020 si chiude ancora in pesante flessione a due cifre (-32,5%).
I dati diffusi da Anfia indicano che siamo alle prese con una fase di ripresa lenta e difficoltosa, come testimoniano i livelli produttivi ancora molto bassi dei veicoli industriali (autocarri e autobus) in Italia, che chiudono il primo semestre dell’anno a -41,3%.
Venendo, nello specifico, ai numeri, a luglio 2020 sono stati rilasciati 2.242 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+33,9% rispetto a luglio 2019; la variazione congiunturale, rispetto a giugno 2020 è del 40%) e 1.081 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-2,3%), suddivisi in 139 rimorchi (+16,8%) e 942 semirimorchi (-4,7%). Nel periodo gennaio-luglio 2020 si contano 11.470 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 26,6% in meno rispetto al periodo gennaio-luglio 2019, e 6.609 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-32,5% rispetto a gennaio-luglio 2019), così ripartiti: 607 rimorchi (-35,1%) e 6.002 semirimorchi (-32,3%). Il 94,4% degli autocarri medi-pesanti venduti da inizio anno è alimentato a gasolio e il 5,6% ad alimentazione alternativa (era il 7,2% a gennaio-luglio 2019).
Guardando al mercato per area geografica, nei primi 7 mesi del 2020 le contrazioni più marcate per il mercato autocarri si sono registrate nel Nord Ovest (-32%) e nel Nord Est (-32,9%). Seguono Sud e isole (-21,5%) e Centro (-12,6%). Sempre in riferimento a rimorchi e semirimorchi, a luglio i costruttori nazionali detengono il 50,2% dei libretti rilasciati (46% nei primi 7 mesi dell’anno). Nel progressivo 2020, la perdita delle marche estere (-37,7%), che totalizzano 3.591 libretti, supera quella delle marche nazionali (-25,1%), che contano 3.018 libretti di circolazione.
Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg a luglio registra solo 257 nuove unità, con una flessione del 17,6% (era del 54% a giugno 2020). Tutti i comparti chiudono il mese con il segno negativo: -29,1% per gli autobus adibiti al TPL, -3,9% per gli autobus e midibus turistici, -3,6% per i minibus e -13,3% per gli scuolabus. Nei primi 7 mesi del 2020, i libretti di autobus rilasciati sono 1.815 (-21%, pari a 500 autobus in meno rispetto a gennaio-luglio 2019). Come già a maggio e a giugno, anche a luglio mantengono segno positivo nel cumulato da inizio anno soltanto i minibus (+10,9%, risultato della crescita del 1° bimestre 2020 a +114% e del calo di marzo-luglio a -25%), mentre si mantengono in calo a doppia cifra gli autobus adibiti al TPL (-25,7%), gli autobus e midibus turistici (-21%) e gli scuolabus (-45,4%). L’87,4% degli autobus venduti da inizio anno è alimentato a gasolio, il 12,6% ad alimentazione alternativa (14,6% a gennaio-luglio 2019).
Nella ripartizione del mercato per area geografica, nel progressivo 2020 la contrazione più pesante si registra nel Nord Ovest (-29,8%), a pochi punti di distanza dal Sud e isole (-26,5%). Al Centro, la flessione è del 18,6%, mentre il Nord Est contiene il calo al 5,7%. Il DL Agosto entrato in vigore il 15 del mese corrente contiene, tra le altre, nuove misure per il settore del trasporto passeggeri con autobus. Sono infatti previsti meccanismi di compensazione nonché di supporto agli investimenti per i servizi di trasporto commerciale di linea e turistico, fortemente colpiti dalla crisi innescata dall’emergenza sanitaria.