Michelin per l’ambiente: con i pneumatici multi vite aumenta la durata chilometrica
Nel settore autocarro, Michelin persegue l’obiettivo della mobilità sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica e al continuo miglioramento della durata chilometrica dei pneumatici e al risparmio di carburante e al modello “multi vite”: nuovo, riscolpito, ricostruito.
Per quanto riguarda la durata chilometrica l’ultima generazione della gamma di pneumatici autocarro per trasporto in ambito regionale il pneumatico Michelin X Multi si caratterizza per un rendimento dal 15% al 20% in più rispetto alla gamma precedente Michelin X MultiWay 3D. La nuova gamma integra le ultime tecnologie nate dal settore Ricerca e Sviluppo di Michelin: Region, Infinicoil, Powecoil e Carbion. Nella dimensione 13R22.5 della gamma Michelin X Workstm, referenza per i cantieri in Italia per tutti gli impieghi del settore costruzioni, i pneumatici Michelin X Workstm Z & D possono percorrere fino al 20% di chilometri in più rispetto ai predecessori Michelin X Workstm XZY/XDY. Inoltre Michelin propone la ricostruzione anche per la nuova gamma, in modo che gli utilizzatori ottengano il massimo dalla carcassa nelle varie sue vite. L’insieme Front, Drive e Trailer di Michelin X Line Energy, dalla classificazione A, A, A in termini di resistenza al rotolamento, wet grip e livello di rumorosità, offre un risparmio di carburante fino a 1 litro ogni 100 km rispetto alle gamme precedenti.
Passando al discorso sul battistrada, prestazioni e sostenibilità, il costruttore francese ha ottenuto alti livelli di performance e grip dai pneumatici nuovi, ma anche dai pneumatici a fine usura. Mescole del battistrada, architettura della carcassa e materiali utilizzati, consentono lo smontaggio dei pneumatici autocarro ai 3 mm di residuo e non, necessariamente, prima (esempio: 5 mm). Nel caso del Michelin X Multi T, 2 mm corrispondono infatti a circa 35.000 km di percorrenza in più. Questo significa, per il Michelin X Multi T 385/65-22,5, utilizzato sui Trailer, il cui battistrada nuovo misura 16 mm, la possibilità di sfruttare in sicurezza almeno 13 mm di battistrada.
La carcassa dei pneumatici è stata progettata per essere riscolpita e ricoperta più volte. Questo permette al trasportatore di ottimizzare la redditività nel modo più sicuro possibile e di tutelare l’ambiente.Mettendo in opera il modello multi vite, i trasportatori realizzano importanti risparmi di carburante, contribuendo anche alla salvaguardia dell’ambiente, e ottengono una resa chilometrica senza equivalenti. La successione di utilizzo tra pneumatico nuovo/pneumatico ricostruito permette di ridurre del 70% circa l’utilizzo di materia prima in rapporto a un pneumatico nuovo non ricostruibile.
La riscolpitura dei pneumatici prolunga la vita dei pneumatici grazie al ripristino della profondità della scultura. I pneumatici riscolpiti possono percorrere fino al 25% di chilometri in più rispetto al pneumatico nuovo. La riscolpitura dei pneumatici permette quindi di ridurre in un anno le emissioni di CO2 fino a 1,6 tonnellate (esempio di insieme trattore-rimorchio – rilevazioni sui consumi Michelin), contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente. Per quanto riguarda le prestazioni, su suolo bagnato, i pneumatici riscolpiti hanno un’aderenza trasversale e una motricità superiore di circa il 10% rispetto agli stessi pneumatici usurati.4 riscolpiture (un assale DRIVE) corrispondono a un pneumatico MICHELIN nuovo risparmiato, quindi a 70 kg di materie prime non consumate e ad una carcassa pneumatico non sprecata.
Nella ricostruzione a caldo la carcassa precedentemente preparata è ricoperta da gomma cruda. L’insieme è posizionato nello stampo di cottura che darà la scultura battistrada definitiva al pneumatico ricostruito. La vulcanizzazione avviene in una pressa a 160° per circa un’ora, come per la fabbricazione di un pneumatico nuovo. Il pneumatico riscostruito offre lo stesso rendimento del pneumatico nuovo, perché il processo industriale, i materiali e le tecnologie impiegati da sono gli stessi. Il costo/km è drasticamente abbattuto. Nella ricostruzione a freddo un battistrada prestampato con la scultura definitiva è posto sulla carcassa precedentemente preparata. La vulcanizzazione in autoclave a 115°, per circa tre ore, assicura la coesione dei materiali tra loro. La ricostruzione viene effettuata da una rete di licenziatari sparsi sul territorio.