Milano: Area C, nel 2017 nuove limitazioni. La protesta di Fai Milano
L’assessore alla Mobilità di Milano Marco Granelli ha annunciato in questi giorni nuove possibili limitazioni, a partire dal prossimo anno, circa l’accesso dei veicoli nell’Area C. I veicoli alimentati a GPL e metano potranno entrare nell’Area C a pagamento, mentre i Diesel Euro 4 non potranno più accedervi per cercare di limitare l’utilizzo delle auto in un’area “servitissima dai mezzi pubblici”, ha precisato Granelli.
La Fai di Milano ha accolto con preoccupazione il provvedimento e attraverso una nota ha spiegato che potrebbero derivarne “pesanti limitazioni alla circolazione dei veicoli, penalizzando tutti coloro che , non per scelta ma per necessità, debbono utilizzare un veicolo per muoversi in città”.
Il problema – spiega il presidente dell’associazione Angelo Sistori – non riguarda solo il settore del trasporto e distribuzione delle merci, ma su tutti gli operatori che nell’esercizio della propria attività, utilizzano un autocarro o un piccolo furgone, come i commercianti e gli artigiani: “si sta parlando, per intendersi, del traffico di servizio, di tutti coloro cioè che utilizzano un veicolo in quanto bene strumentale per fornire – appunto – un servizio alla città, sia esso il rifornimento delle merci, un trasloco, un’attività di manutenzione, o una consegna direttamente all’utente privato; tutte attività che, com’è evidente, non hanno un’alternativa all’utilizzo dell’automezzo privato”.
“Come rappresentanti di categorie – scrive Fai Milano – non possiamo che condannare queste misure di divieto, limitazioni, chiusure, attuate senza provvedimenti strutturali, sempre annunciati ma quasi mai realizzati, di riorganizzazione della distribuzione merci in città; interventi anche semplici da realizzare e a costo zero, quali le piazzole di sosta per il carico scarico, il cui numero insufficiente e l’utilizzo abusivo da parte dei privati determinano la sosta in doppia/tripla fila, intasamento del traffico, con inevitabili gravi problemi di sicurezza della circolazione. Ma questi provvedimenti, è bene sottolineare, hanno anche pesanti ricadute sulle tasche del privato cittadino, oltretutto facente parte delle categorie meno abbienti che, in questi anni di forte crisi economica, non hanno certo la possibilità di acquistare una vettura nuova, per poter fronteggiare i divieti sempre più restrittivi dell’amministrazione comunale.
La Fai di Milano si dichiara disponibile al confronto e alla collaborazione con l’amministrazione cittadina, per individuare soluzioni praticabili ed economicamente sostenibili, ma afferma fin d’ora “la propria contrarietà a nuovi, ennesimi, provvedimenti che, in nome di un ambientalismo solo di facciata, penalizzano in modo insostenibile le categorie produttive e la collettività”.