Milano: i commercianti protestano contro il nuovo ecopass
Commercianti di Milano in protesta contro la ‘congestion charge’, l’evoluzione dell’ecopass che il Comune ha in progetto di introdurre dal 2012.
Da Palazzo Marino fanno però sapere che “nessuna decisione è ancora stata presa” sulle nuove modalità e costi di accesso alla cerchia dei Bastioni, ma intanto i commercianti si dicono pronti a scioperi, manifestazioni e raccolte di firme.
L’ipotesi riguarda un pedaggio di 4 o 5 euro, più costoso d’inverno e più leggero d’estate. Un ripensamento fondato anche sull’esito del referendum ambientalista di giugno, in base al quale otto milanesi su dieci hanno votato “sì” all’introduzione di una ‘congestion charge’. Sul fronte opposto Legambiente difende però l’ipotesi di trasformare l’ecopass in un pedaggio da applicare a tutti i veicoli, non solo a quelli più inquinanti.
“Finalmente, pagando un pò di più il trasporto delle merci, impareranno ad ottimizzare i viaggi – afferma Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente -. Oggi, infatti, camion e furgoni girano per la città con meno del 40% del carico e inquinano più degli altri”.
Secondo Legambiente, la congestion charge non può adottare pesi e misure diverse per le diverse categorie di utenti, perché diventerebbe un provvedimento talmente diluito da diventare ininfluente, legittimando ogni sorta di eccezione e deroga. “Per troppo tempo il centro della metropoli milanese ha tollerato ogni forma di utilizzo eccessivo e improprio da parte di auto private e veicoli commerciali – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia -. Gli strumenti di governo del traffico, come la congestion charge, servono a ristabilire un ordine di priorità e a rendere più efficiente e meno invadente la mobilità urbana. Se pagheranno tutti, allora tutti, commercianti in primo luogo, godranno del beneficio di una mobilità efficiente e, per questo, in definitiva meno costosa”.
FdB