Milano, sensori angolo cieco: Assotir incontra l’assessore Arianna Censi
L’associazione: “Per gli operatori del trasporto merci, linciaggio mediatico e impegni economici non irrisori”
Dal 1° ottobre prossimo i mezzi pesanti privi di sensori di angolo cieco non potranno entrare all’interno dell’Area B di Milano. (Qui il nostro precedente articolo).
Nel caso non si faccia in tempo a installare i sistemi di segnalazione acustica, visiva o tattile entro il termine indicato, sarà possibile circolare in Area B fino al 31 dicembre 2024 esibendo la documentazione comprovante l’avvenuto ordine per l’installazione dei sistemi acustici.
Pietro Castelli, presidente di ASSOTIR Lombardia, ha partecipato recentemente a un incontro in videoconferenza con l’assessore alla mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, per discutere della delibera.
Assotir ribadisce le perplessità tecniche e pratiche
“Non sono emerse novità, né avrebbero potuto esserci, dal punto di vista pratico – spiega Castelli. – In ogni caso per noi è stata l’occasione per ribadire le perplessità, sia di ordine tecnico che pratico, già espresse a luglio su una misura che, più che coraggiosa, appare essere il risultato delle pressioni mediatiche, dettata dall’esigenza di fare qualcosa, comunque, per placare le folle. Con il rischio, oltretutto – dato il carattere ‘posticcio’ dell’installazione degli apparati – di creare qualche ulteriore preoccupazione sull’affidabilità complessiva del risultato. Se l’obiettivo è la sicurezza”.
“È bene ricordare in ogni caso – prosegue Castelli, – che dal 2 ottobre non ci sarà alcun veicolo con i sensori installati. Non ne saranno dotati nemmeno i mezzi del Comune. Avremo solo un numero cospicuo di camion e bus con affissi degli adesivi di segnalazione degli angoli ciechi e, forse un contratto o un ordine per l’istallazione dei sensori entro dicembre 2024. Vedremo se, come è nelle speranze di tutti, questo gioverà a migliorare la sicurezza sulle strade milanesi”, conclude Castelli.
Possibili iniziative “a difesa degli operatori del trasporto merci”
“Nel frattempo, esaminando la delibera comunale in questione e le relative linee-guida – aggiunge Claudio Donati, Segretario Generale di ASSOTIR, – sono emerse alcune perplessità circa la conformità delle disposizioni comunali al Codice della Strada. Abbiamo incaricato i nostri legali di effettuare gli approfondimenti giuridici del caso, al termine dei quali valuteremo se esistono i presupposti per eventuali iniziative a difesa degli operatori del trasporto merci, i quali, oltre al linciaggio mediatico, devono affrontare impegni economici non irrisori, in un contesto tutt’altro che florido. Non mettiamo in discussione che l’obiettivo principale sia la sicurezza, ma anche queste misure devono rispettare il quadro normativo in cui si inseriscono”, conclude Donati.