Milano, sensori angolo cieco: da Fai-Conftrasporto diffida al sindaco Sala
La Federazione “ritiene tale provvedimento illegittimo sotto il profilo giuridico e inefficace relativamente all’obiettivo prefissato”
La Federazione degli Autotrasportatori Italiani chiede la sospensione della delibera di Giunta che impone ai mezzi pesanti l’obbligo dei sensori, per il cosiddetto angolo cieco, per poter continuare a circolare all’interno dell’Area B dal prossimo lunedì 2 ottobre.
L’associazione, tramite il proprio studio legale, ha inoltrato una diffida al sindaco di Milano Giuseppe Sala e all’assessora alla Mobilità Arianna Censi.
“La Federazione, che da sempre pone la sicurezza e la legalità come assolute priorità del proprio operato, ritiene tale provvedimento illegittimo sotto il profilo giuridico, inefficace relativamente all’obiettivo prefissato di miglioramento della sicurezza stradale, pesantemente vessatorio nei confronti del settore autotrasporto”, si legge in una nota.
“Preventivi dai venditori a costi esorbitanti”
Nel dettaglio, l’associazione spiega che dal punto di vista normativo, “il Comune di Milano obbliga a installare un dispositivo che l’Europa renderà obbligatorio a luglio 2024 solo per i veicoli nuovi, non ancora regolamentato dal nostro Codice della Strada, pertanto non omologabile, generando confusione e incertezza nei destinatari del provvedimento, che non hanno indicazioni precise sui dispositivi da installare, e che stanno ricevendo preventivi dai venditori di tali apparati a costi esorbitanti”.
Per quanto riguarda la sicurezza, la FAI considera “sbagliato e non corrispondente allo scopo”, affrontare il problema “senza un ragionamento complessivo sulla mobilità milanese, che garantisca una convivenza sicura fra autoveicoli e biciclette attraverso la messa in sicurezza delle piste ciclabili; con attività di controlli a tappeto sulle strade e tolleranza zero verso chiunque non rispetta le più elementari regole e comportamenti mettendo a repentaglio la propria e altrui incolumità; soprattutto, con una seria campagna di informazione e formazione per tutti gli utenti della strada sulle norme e i pericoli della circolazione, in particolare per gli utenti più deboli, come fanno negli altri Paesi europei”.