Camion e Codice della Strada: anche la CQC nel calcolo della sospensione della patente
Le associazioni dell’autotrasporto chiedono di introdurre correzioni riguardanti i conducenti dei mezzi pesanti
Ieri è stata approvata dalla Camera la riforma del Codice della Strada. Ora la parola passa al Senato per la votazione finale, anche se fonti istituzionali confermano che non dovrebbero esserci variazioni.
Le nuove regole prevedono novità importanti come l’ergastolo della patente, l’assicurazione obbligatoria per i monopattini e l’inasprimento delle misure per la guida sotto l’effetto di alcol.
“Le modifiche al Codice della strada approvate dalla Camera dei Deputati vanno nella giusta direzione, anche perché introducono il concetto che le norme di sicurezza riguardano tutti gli utenti e non solo alcune categorie”, ha commentato Paolo Uggè, presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italia (FAI).
Riforma Codice della Strada: le richieste di Fai
Fai reputa positive le norme sui monopattini e le biciclette, e i controlli con gli autovelox, così come quelle che puntano a evitare che le multe siano utilizzate “come prelievi bancomat da alcune amministrazioni locali”.
L’associazione segnala però che ci sono correzioni da introdurre riguardanti i conducenti dei mezzi pesanti.
“Chiediamo in sostanza che la sospensione breve della patente sia calcolata sulla somma dei punteggi dei titoli abilitativi (patente e CQC), al fine di limitare i danni per la categoria degli autotrasportatori. Un principio contenuto nell’ordine del giorno presentato dall’onorevole Gaetana Russo di Fratelli d’Italia e approvato ieri sera dalla Camera”.
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Uggè ha spiegato che l’emendamento suggerito dalla Fai non risulta essere ricompreso nel testo del Disegno di Legge approvato. “Tuttavia, grazie all’onorevole Russo, è stato trasformato in un Ordine del giorno che ripropone la questione sollevata dalla Fai”. L’emendamento impegna il Governo a mantenere il minore aggravio sul settore dell’autotrasporto in tema di punteggi.
L’attenzione per l’autotrasporto nel codice della strada
Di qui l’appello al ministro dei Trasporti Salvini: “Conosciamo l’impatto degli ordini del giorno, purtuttavia riteniamo che nel decreto legislativo che sarà emanato dal ministero dei Trasporti il tema debba essere ricompreso e chiaro”, afferma Uggè.
Il presidente Fai-Conftrasporto ha concluso aggiungendo che l’attività di autotrasporto – che dai dati non risulta essere la maggior responsabile degli incidenti che si verificano sulle strade – “deve potere essere svolta nel pieno rispetto delle regole. Ma senza misure che finirebbero solo per complicare una prestazione necessaria al Paese”.