Otto mesi di boom per il mercato dei veicoli industriali. I dati Unrae
Il settore registra il +21,2% con 3500 nuove immatricolazioni. Ma le incertezze sul nuovo tachigrafo potrebbero determinare presto una forte flessione.
I primi otto mesi dell’anno chiudono in positivo facendo segnare il +21,2%, con oltre 3.500 veicoli immatricolati in più rispetto al 2022. Ben 2.784 le unità immatricolate a luglio contro le 2.086 dello scorso anno (+33,5%) e 2.540 le immatricolazioni ad agosto contro le 1.406 del 2022 (+80,7%).
A luglio in positivo sia la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 t (+25,7%) che il segmento dei veicoli pesanti di massa uguale o superiore alle 16 t (+37,7%), mentre registrano un disavanzo i veicoli leggeri sotto le 6 t (-35,5%). Ad agosto. invece, a trainare il rialzo l’ottimo risultato del segmento pesante, che registra il +81,2%. In controtendenza rispetto al passato i veicoli industriali leggeri (+14,6%) e registrano un notevole exploit i medio-leggeri, che segnano un avanzo del 93,6% su agosto 2022.
L’analisi di Unrae
Secondo Paolo A. Starace, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae “il boom di immatricolazioni registrato nei mesi di luglio e agosto è in larga parte frutto della situazione contingente determinata dall’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione”.
Un fenomeno che, sempre secondo Starace, potrebbe preludere ad una forte flessione nei mesi a venire: “Il perdurare della carenza di nuovi dispositivi potrebbe quindi determinare nei prossimi
mesi un crollo delle immatricolazioni, creando gravi difficoltà alle reti distributive e agli operatori di settore”.
“Auspichiamo che in occasione delle prossime riunioni di settembre, la Commissione Europea prenda finalmente atto dei gravi ritardi di produzione da parte dei fornitori di cronotachigrafi e preveda, magari coinvolgendo tempestivamente il Consiglio Europeo, una deroga unanime e condivisa in tutti i Paesi europei almeno fino al 31/12/2023”, aggiunge il Presidente della Sezione Veicoli Industriali.
A complicare la situazione si sarebbero poi “iniziative isolate in ambito regolatorio da parte dei singoli Enti locali che causano ulteriori difficoltà e incertezze agli autotrasportatori”