Parco veicoli Europa: in Italia i furgoni più vecchi, Grecia fanalino di coda per i camion
La Grecia e l’Estonia hanno il parco auto più vecchio, con veicoli di circa 17 anni. Le auto più recenti si trovano in Lussemburgo (7,9 anni)
L’ACEA, associazione dei produttori di autoveicoli europei, ha fornito nuovi dati sull’età del parco veicoli in Europa. E’ emerso che le auto della Ue hanno in media 12,3 anni.
Il parco auto più vecchio è in Grecia e l’Estonia, dove circolano veicoli di circa 17 anni. Le auto più nuove si trovano in Lussemburgo (7,9 anni).
Per quanto riguarda l’età media dei veicoli commerciali leggeri in Ue, si parla di 12,5 anni.
Dei quattro principali mercati del parco veicoli in Europa, l’Italia ha il parco furgoni più vecchio (14,7 anni), seguita da vicino dalla Spagna (14 anni).
I camion hanno in media 13,9 anni. Con un’età media di 23 anni, la Grecia ha il parco autocarri più vecchio, mentre quelli più recenti si trovano in Austria (6,7 anni) e Danimarca (7,9 anni).
Gli autobus sulle strade dell’Ue hanno in media 12,5 anni. Con più di 18 anni, gli autobus greci sono i più vecchi della regione, ma solo sette Paesi hanno una flotta di autobus con meno di 10 anni.
Rinnovare il parco veicoli: un investimento per il futuro
Rinnovare il parco veicoli è un investimento fondamentale per diverse ragioni. In primo luogo la sicurezza: i veicoli più vecchi sono maggiormente soggetti a guasti e incidenti, con gravi rischi per guidatori e passeggeri.
Le nuove auto, invece, sono dotate di tecnologie avanzate che migliorano la sicurezza stradale, come sistemi di frenata automatica e airbag.
I veicoli nuovi sono più efficienti in termini di consumi e di emissioni inquinanti. Questo comporta un risparmio economico per i cittadini e un beneficio per l’ambiente.
Le nuove auto integrano tecnologie innovative che migliorano l’esperienza di guida e la connettività. Per esempio, i sistemi di infotainment permettono di accedere a informazioni e servizi in tempo reale.
I veicoli elettrici e ibridi rappresentano una valida alternativa ai veicoli a benzina e diesel, in quanto riducono drasticamente l’impatto ambientale.
Oltre a questi benefici, il rinnovo del parco veicoli può anche avere un impatto positivo sull’economia, creando nuovi posti di lavoro nel settore automobilistico e incentivando l’industria della componentistica.