Patente extra UE: ecco come conseguire o rinnovare una CQC in Italia
La Direzione generale per la motorizzazione del MIT, con una circolare del 6 novembre, ha fornito alcuni chiarimenti in materia
I conducenti titolari di patente di guida superiore rilasciata da uno Stato extracomunitario hanno la possibilità di conseguire o rinnovare una CQC in Italia. Con una circolare datata 6 novembre, la Direzione generale per la motorizzazione del MIT ha fornito alcuni chiarimenti in materia.
Il MIT specifica che in base alla Direttiva Ue 2022/2561 i conducenti di un Paese terzo, alle dipendenze di un’impresa di autotrasporto italiana, seguono i corsi di qualificazione iniziale e di formazione periodica in Italia.
I conducenti titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato non appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo, dipendenti, in qualità di autista, da un’impresa stabilita in uno Stato membro, devono provare la qualificazione iniziale e la formazione periodica per l’esercizio dell’attività professionale di guida per il trasporto di merci mediante:
- l’attestato di conducente previsto dal regolamento (CE) 1072/2009, recante il codice unionale armonizzato “95”;
- la carta di qualificazione del conducente, rilasciata dalla Stato membro ove è stabilita l’impresa, recante il codice unionale armonizzato “95”.
Sempre per questi conducenti, la circolare MIT del 15 ottobre 2021 prevede che possano seguire i corsi di qualificazione iniziale e di formazione periodica in Italia, muniti di documento di soggiorno ovvero della ricevuta di richiesta del permesso di soggiorno.
Queste condizioni valgono anche per i conducenti extra Ue assunti sulla base del decreto flussi.
In conclusione, se da un lato non è consentito a un conducente titolare di patente extraUE, alle dipendenze di un’impresa stabilita in Italia, di esercitare un’attività di guida per la quale è richiesto il possesso della qualificazione CQC, senza il possesso della stessa – d’altra parte è consentito che tale conducente, esibendo la ricevuta attestante la presentazione della richiesta di primo rilascio acquisisca tale qualificazione in Italia, senza necessità alcuna di convertire la patente extra-UE posseduta.