Patenti: a Torino un’iniziativa per formare nuovi autotrasportatori
Il problema carenza autisti continua a creare difficoltà al comparto autotrasporto. Manca il ricambio generazionale anche a causa della formazione professionale richiesta, spesso troppo complessa, lunga e costosa per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
Nell’area metropolitana di Torino, in particolare, mancano 300 autisti professionisti e solo il 7% del totale degli occupati, circa 6.500, ha meno di 25 anni.
A denunciare la situazione, oggi nella sede all’Ascom di Torino, è stato Enzo Pompilio d’Alicandro, presidente del Fai (Federazione autotrasportatori Italiani del Piemonte e coordinatore del progetto pilota ‘Ripartiamo Insieme’ di cui fanno parte anche Cpe-Consorzio Pinerolo Energia, Cigl, Cisl e Uil.
Un’iniziativa che finanzia in parte il percorso per ottenere patenti e certificati
L’iniziativa ‘Patenti’, che rientra nel progetto, mira ad aiutare 14 persone a prendere le necessarie patenti C, CQC e E che si conseguono dopo 18 mesi di corsi pagando 6.000-7.000 euro.
“Un costo spesso troppo alto per persone disoccupate di ogni età – ha spiegato Davide Moffa, delegato di area di Synergie, tra le principali agenzie di lavoro italiane – che con questo progetto vogliamo aiutare a sostenere”.
Il percorso verrà infatti finanziato dai soggetti promotori per 2/3. “Non sarà gratuito – ha aggiunto d’Alicandro – per responsabilizzare al massimo i partecipanti, per spingerli a fare il loro meglio e a non sprecare il loro tempo. Questo progetto, di importante valore sociale ed economico, vuole creare lavoro e al tempo stesso promuovere il ricambio generazionale degli operatori sulle strade. Un lavoro non facile, usurante, ma bellissimo e molto amato da chi lo fa, oggi anche facilitato e reso più confortevole dalla tecnologia dei mezzi“.