Pedaggio camion Firenze-Pisa-Livorno: CNA Fita chiede l’intervento del Ministro Salvini
L’associazione contesta il sacrificio imposto ai soli veicoli pesanti
Scongiurare l’ipotesi di un pedaggio selettivo che la Regione Toscana vorrebbe introdurre a carico degli operatori del trasporto merci e persone. Con questo obiettivo l’associazione CNA Fita ha avanzato una richiesta di intervento al Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, inviando un dettagliato position paper sul tema.
L’ipotesi di pedaggio a pagamento riguarda la Strada di Grande Comunicazione Firenze – Pisa – Livorno e coinvolge i veicoli pesanti a decorrere dal 2024.
“L’obiettivo di assicurare la sostenibilità economica ha indotto la Regione Toscana ad approntare un sistema di pedaggiamento, con sacrificio imposto ai soli veicoli pesanti – scrive l’associazione -. Il pedaggiamento della infrastruttura toscana si risolverebbe in una vera e propria imposta sul transito, designando un tributo selettivo sganciato dalla fruizione di un’opera pubblica di nuova realizzazione”.
Ma di fondo, evidenziano dall’associazione, emergerebbe un “evidente pregiudizio esibito nei confronti dell’agire d’impresa, atteso il trattamento deteriore riservato alle imprese dell’autotrasporto sulla scorta di non precisati argomenti e indimostrate evidenze empiriche”.
“La Via dell’Arno”: alcuni numeri sui movimenti merci
CNA Fita sottolinea che la cosiddetta via dell’Arno, principale arteria di collegamento fra e con gli insediamenti produttivi locali, richiede una efficiente amministrazione manutentiva. Considerevoli i flussi e i volumi annuali di produzioni generate a livello distrettuale: ad esempio, gli 8,5 milioni di tonnellate di merci destinate al distretto delle pelli con particolare riguardo alle località di Santa Croce, San Miniato e Montopoli, o i 135mila veicoli prodotti dallo stabilimento Piaggio di Pontedera e ai 32 milioni di tonnellate di merci movimentate dal porto di Livorno, cui sommare i movimenti deicantieri navali.
Un incremento annuo dei costi di gestione superiore agli 8mila euro/camion
“L’ipotesi di dirottamento del traffico pesante verso l’autostrada A11 rappresenterebbe una misura palliativa, posto che, per raggiungere le citate aree produttive, i veicoli pesanti sarebbero in alternativa chiamati ad effettuare percorsi urbani, con grave perturbamento per la viabilità secondaria – spiegano ancora dall’associazione -. Oltretutto, l’allungamento di tracciato determinerebbe un aumento dei costi trasportistici, tali da ripercuotersi sul prezzo finale delle merci. Soltanto il pagamento del pedaggio darebbe luogo – per intenderci – ad un incremento annuo dei costi di gestione superiore agli 8mila euro/camion”.
“Per i motivi sopra espressi, CNA Fita, organizzazione datoriale largamente rappresentativa dell’autotrasporto, chiede al Governo di poter intervenire con tempestività. Ciò allo scopo di raccordare l’iniziativa della Regione Toscana – capace di condizionare in negativo lo sviluppo della rete infrastrutturale del Paese – con le fondamentali attribuzioni politico-amministrative a lei riservate”.