Pneumatici: Michelin nello stabilimento di Alessandria per una produzione sostenibile
Lo stabilimento di Michelin ad Alessandria, il più grande in Italia dedicato alla produzione pneumatici di grandi dimensioni per il settore autocarro, punta con decisione alla sostenibilità ambientale, seguendo quanto previsto dalla Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, un programma con 17 obiettivi da raggiungere nel 2030, sottoscritto da1 193 paesi membri dell’ONU.
“La fabbrica sostenibile: innovazione, responsabilità sociale e ambientale, competitività industriale” è il titolo dell’evento che si è svolto il 18 settembre, durante il quale le aziende del territorio, in collaborazione con Confindustria Alessandria, hanno condiviso le proprie “best practices” nel campo della sostenibilità. In questa occasione lo stabilimento ha assegnato una borsa di studio a studenti dell’università del Piemonte orientale a favore della ricerca nel campo della sostenibilità.
L’agenda 2030 parla di sostenibilità economica, ambientale e sociale. E lo stabilimento Michelin ha aperto le porte per illustrare il percorso in atto rispetto a questi obiettivi. “Una mobilità sostenibile passa attraverso un equilibrio tra i 3 fattori crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente, sia al centro della loro attività produttiva”, ha spiegato Simone Rossi, direttore dello stabilimento.
Alcuni fatti concreti su questi 3 punti: dal 2012, i costi di produzione sono diminuiti del 25% grazie alla crescente reattività dello stabilimento e al progresso dei processi produttivi derivanti anche da cospicui investimenti, e i volumi di produzione sono quasi raddoppiati. Oggi, lo stabilimento Michelin di Alessandria ha una capacità produttiva di 1.100.000 pneumatici. Inoltre i dipendenti hanno beneficiato di molte ore di formazione, equivalenti a ben 8 giorni nel corso del 2018, e delle quasi 1000 persone dipendenti nello stabilimento oltre il 40% è diplomato o laureato e oltre il 50% è azionista dell’azienda.
Silvia Vergani Direttrice Marketing B2B ha parlato della strategia delle 4 R: ridurre il peso e quindi le emissioni di CO2 nell’ambiente; riutilizzare: ricostruzione riscolpitura e riparazione che permettono un più completo utilizzo del pneumatico; riciclo dei materiali usati e degli scarti; RINNOVARE utilizzando maggiormente materiali riutilizzabili e riciclabili che permettono un minore ricorso a materie prime.
Nello stabilimento Michelin di Alessandria si costruirà il pneumatico del futuro, che presenterà bassissima resistenza al rotolamento e quindi un basso livello di consumi ed emissioni di CO2. Il pneumatico verrà prodotto dal nuovo impianto di coestrusione di battistrada complessi, ad altissima tecnologia, realizzato grazie a investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo che hanno beneficiato di un finanziamento del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.
L’industrializzazione del pneumatico è prevista nel 2021/2022 e lo stabilimento di Alessandria ha raccolto la sfida posta dal Gruppo Michelin per il periodo 2010-2030 che prevede la riduzione del 20% del consumo di energia per km dei suoi pneumatici.
Già oggi i pneumatici di qualità nascono per essere riscolpiti e ricostruiti, quindi utilizzati più volte, e già oggi IL 30% della materia prima impiegata nella costruzione di un pneumatico proviene da fonti rinnovabili.
Al termine della loro vita sono recuperati e avviati al riciclo, sia come recupero energetico che sotto altre forme come manti stradali, pavimentazioni sportive, edilizia, chiudendo così un ciclo di vita da pneumatico e iniziandone un secondo, con numerose e importanti possibilità di utilizzo.
Un pneumatico autocarro che ha una durata di vita iniziale di 250.000 km può percorrere più di 500.000 km se riscolpito 2 volte e ricostruito 1 volta. Questo porta a un risparmio del 70% di risorse naturali.
Si era parlato di usare materiali non fossili, rinnovabili: l’obiettivo del Gruppo Michelin al 2020 è di dimezzare, rispetto al 2005, l’impatto ambientale degli stabilimenti, e l’indicatore Michelin Environmental Footprint (Mef), che misura il consumo di risorse (energia ed acqua), le emissioni e la quantità di rifiuti pone già a fine 2018 lo stabilimento di Alessandria in linea con il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Questo è reso possibile agendo ad ogni livello del processo produttivo: nuove macchine utensile e nuove tecniche di assemblaggio a caldo dei vari strati del pneumatico, permetteranno di abbattere le emissioni nocive delle lavorazioni. Altra particolarità dello stabilimento di Alessandria, che è uno dei 14 siti produttivi dediti al prodotto “autocarro” è la flessibilità degli impianti, che permette di reagire velocemente a eventuali improvvise richieste di prodotto nel mercato europeo.
Simone Miatton Presidente e Amministratore Delegato di Michelin Italia intervenendo per i saluti, ha affermato che domani tutto quello che Michelin farà sarà sostenibile. Michelin è impegnata verso una sostenibilità a 360 gradi e anche a tutti colori che intrattengono rapporti di collaborazione con noi chiediamo di percorrere la strada del miglioramento continuo.