Pneumatici ricostruiti nel 2014: 31mila tonnellate in meno da smaltire
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’Airp, Associazione Italiana dei Ricostruttori di Pneumatici, rende noti i dati sugli pneumatici ricostruiti nel corso del 2014 con grande beneficio da parte dell’ambiente. Sono state 31.075, infatti, le tonnellate di pneumatici usati che invece di essere dismessi, e quindi destinati allo smaltimento, hanno avuto una nuova vita; 31.075 tonnellate di materiale che pertanto non è stato immesso nell’ambiente.
Si tratta di una tematica piuttosto rilevante considerando che occorrono 100 anni prima che uno pneumatico immesso nell’ambiente si deteriori completamente; grazie alla ricostruzione, fa sapere l’Airp in una nota, è possibile recuperare invece circa il 70% dei materiali originali dello pneumatico e immettere nell’ambiente molte tonnellate di materiale in meno da smaltire.
“Oltre agli importanti benefici ambientali, che comprendono anche l’abbattimento delle emissioni di CO2 di circa il 30% rispetto all’utilizzazione di pneumatici nuovi, la ricostruzione consente anche un ingente risparmio economico. Infatti, nel 2014 la ricostruzione dei pneumatici ha consentito al nostro Paese di risparmiare anche 107,2 milioni di litri di petrolio e agli utilizzatori di pneumatici ricostruiti di risparmiare 279,1 milioni di euro”, sottolinea l’associazione.
In questa prospettiva, la normativa italiana stabilisce l’obbligo per le flotte pubbliche di riservare almeno una quota pari al 20% degli acquisti in pneumatici di ricambio; gli pneumatici usati destinati alla ricostruzione invece non sono più considerati rifiuti e quindi sono esclusi dalla relativa normativa.