Pneumatici ricostruiti, sì di Camera e governo
Voto strategico alla Camera sui pneumatici ricostruiti. E’ stata approvata all’unanimità, col parere favorevole del Governo, la risoluzione che impegna l’esecutivo a una sorveglianza più stretta sull’impiego dei pneumatici ricostruiti nelle flotte.
Il provvedimento “impegna il Governo ad avviare un’azione di sensibilizzazione nei confronti degli enti pubblici e delle amministrazioni militari allo scopo di assicurare lo scrupoloso rispetto dell’obbligo di legge della riserva del 20% ai pneumatici ricostruiti sui mezzi delle proprie flotte e ad elevare ulteriormente la quota riservata ai ricostruiti almeno al 50% del totale dei pneumatici di ricambio”. La risoluzione, con l’approvazione all’unanimità della Camera dei Deputati e il parere favorevole del Governo, conferma in pieno il testo presentato lo scorso 15 settembre dall’on. Tommaso Foti alla VIII Commissione Ambiente della Camera.
“Con la risoluzione di ieri della Camera”, ha dichiarato Foti, “Parlamento e Governo riconoscono ancora una volta le benemerenze ambientali della ricostruzione dei pneumatici. Ricostruire i pneumatici sostituendo il battistrada in strutture portanti che, sulla base di rigorosi controlli, risultano ancora perfettamente integre significa prolungare il ciclo di vita di un prodotto e ridurre la formazione di rifiuti”.
“Proprio in considerazione della valenza ambientale dei ricostruiti”, spiega il deputato, “già nel 2001 il Parlamento italiano ha stabilito con la Finanziaria 2002 (Legge n. 448 del 28 dicembre 2001) l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di riservare ai ricostruiti almeno il 20% degli acquisti dei pneumatici di ricambio. Ora si fissa un obiettivo ancora più ambizioso: quello di elevare la quota dei ricostruiti al 50% e ciò costituisce una notizia davvero importante soprattutto per i cittadini e per tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente”.
Tra l’altro, in Paesi economicamente molto avanzati, come gli Stati Uniti d’America, la quota dei pneumatici ricostruiti è molto più elevata rispetto all’Italia. “La risoluzione approvata dalla Camera”, commenta l’Associazione italiana ricostruttori pneumatici (Airp), “contribuirà ad una maggior diffusione della ricostruzione di pneumatici anche in Italia, con benefici per l’ambiente ed anche per l’economia del Paese. La ricostruzione, inoltre, è un’industria labour-intensive, che richiede un utilizzo significativo di manodopera qualificata e che vede l’industria italiana svolgere un ruolo importante per quanto riguarda il prodotto, le attrezzature ed i macchinari”.