Porti, via libera alla riforma
Arriva il via libera di Palazzo Chigi alla riforma dei porti. Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge per rivede l’ordinamento degli scali marittimi italiani. Si tratta di una riforma che punta a rivedere essenzialmente cinque aspetti dell’attuale legislazione in materia. In primis, ridefinisce il ruolo delle autorità portuali e del processo della loro governance e la previsione di funzioni tipicamente manageriali dei loro presidenti. Grande attenzione viene riservata al rapporto tra porto e territorio, tra porto e reti di accesso e quindi alle problematiche legate all’ultimo miglio. Attenzione anche rispetto ai provvedimenti di semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori generali dei porti, per il rilascio delle concessioni ai privati e di sdemanializzazione e per facilitare il dragaggio dei fondali. Il disegno di legge prevede, inoltre, norme per stabilizzare il lavoro portuale e un riferimento certo, attraverso un Fondo per le infrastrutture già in vigore, per il rilancio degli investimenti nel comparto. “Auspico – ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli – che la Conferenza Stato-Regioni lo esamini rapidamente e che il Parlamento lo discuta altrettanto celermente”. Nel ddl è stata inserita una norma, concordata con il ministro del Turismo Michela Brambilla, che favorisce la realizzazione di nuovi pontili per la nautica da diporto, che consentirà l’aumento del numero dei posti barca, a beneficio delle attività turistiche connesse.