Porto di Genova: Trasportounito chiede la rimozione del blocco dei lavoratori in sciopero
“Immediata rimozione del blocco dei varchi del porto di Genova e ripristino della piena operatività dello scalo marittimo e dei suoi terminal in modo illegittimo paralizzati da una manifestazione e da uno sciopero non autorizzato e non annunciato”. Lo chiede con una nota l’associazione dell’autotrasporto italiano, Trasportounito, che scende in campo presentando un esposto denuncia alle autorità competenti contro il blocco in corso del porto di Genova, su un’azione attuata da 24 lavoratori della compagnia Pietro Chiesa. Lo sciopero di 24 ore è stato proclamato per la morte di un camionista: la protesta a oltranza ieri ha messo in ginocchio anche la città. Da Voltri fino a San Benigno e lungo le autostrade, in prossimità degli svincoli del nodo di Genova un biscione di mezzi, con camion e tir pargheggiati in doppia fila e in attesa di raggiungere i terminal si sono aggiunti a quelli bloccati sui moli e che da lunedì sera aspettavano di uscire.
Afferma Giuseppe Tagnocchetti segretario genovese di Trasportounito: “Hanno certo il diritto di difendere il loro posto di lavoro, ma non possono farlo bloccando l’economia di una intera città, del maggiore porto italiano, mettendo a repentaglio centinaia di operatori dell’autotrasporto e causando danni incalcolabili alla merce oltre che agli autotrasportatori e alla filiera logistica”.
Con l’esposto, Trasportounito, alleato con Spediporto (Associazione Spedizionieri Corrieri E Trasportatori Genova), chiede anche “l’individuazione e la sanzione di quanti stanno provocando un fermo del tutto illegittimo, non annunciato e non attuato sotto le dinamiche di alcuna sigla sindacale, del porto. Un blocco – sottolinea Tagnocchetti – che si colloca all’indomani del fermo sindacale, proclamato da Cgil, Cisl e Uil per rivendicare legittimamente più elevati standard di sicurezza dopo la tragedia avvenuta nel terminal Vte, e il fermo delle attività di autotrasporto che per le festività pasquali sarà anticipato a venerdì e proseguirà sino a lunedì. Circostanza che proprio oggi ha spinto le imprese di autotrasporto a inviare un maggiore numero di mezzi (oggi tutti bloccati nel ponente genovese) per garantire il rispetto degli impegni contrattuali”.