Renault Trucks consegna i nuovi Magnum 520
La Picotrans Srl di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, ha potenziato la sua flotta di 25 autoarticolati con cinque nuovi trattori Renault Magnum 520, consegnati dalla concessionaria Liner Car, che utilizza nel trasporto internazionale. L’azienda emiliana è stata duramente colpita dal terremoto del 2012, ma ha reagito immediatamente riprendendo l’attività tra le rovine di un magazzino distrutto ed uno danneggiato. L’acquisto dei nuovi Renault Magnum ribadisce la sua volontà di crescere ancora.
Il percorso della Picotrans Srl somiglia a quello di migliaia di altre imprese di autotrasporto che sono cresciute in Italia negli ultimi trent’anni: nel 1978, Giorgio Baraldini si mise al volante del camion e cominciò a macinare chilometri come padroncino monoveicolare. Due anni dopo, si unì il fratello Angelo e l’impresa cominciò a farsi conoscere nel distretto industriale modenese come autotrasportatore affidabile. “Alcuni nostri clienti stavano aumentando le esportazioni, quindi chiedevano un autotrasporto ben strutturato. Per soddisfare tale esigenza, bisognava crescere in dimensioni ed era necessario sviluppare un’impostazione imprenditoriale”, racconta Giorgio Baraldini. Il passo successivo è stato ampliare l’attività anche ai servizi logistici e dotarsi di un magazzino dove consolidare più carichi in un unico viaggio, fino ad avere due impianti affiancati di 2000 e 4000 metri quadrati.
“Il segreto per ottenere tutto ciò? Investire per trent’anni tutti gli utili nell’azienda”, spiega l’imprenditore. Il 20 maggio del 2012, la storia dell’azienda ha rischiato d’interrompersi bruscamente – insieme con quelle di decine di altre realtà modenesi – a causa del forte terremoto che ha colpito una vasta area tra Modena e Ferrara, abbattendo case, monumenti e capannoni industriali. “Per fortuna, entrambi gli impianti erano vuoti e nessuno di noi è rimasto ferito. Il magazzino più piccolo e più vecchio ha subito danni tali da renderne necessario l’abbattimento, mentre quello più grande e moderno ha retto l’urto, anche se ha subito numerose lesioni che lo hanno reso inutilizzabile per qualche settimana”, ricorda Angelo Baraldini.