Riapertura Ponte Bologna, Diamante: non si può risparmiare sulla sicurezza
“È positivo che il ponte di Bologna, seguito dell’incidente del 6 agosto scorso in cui un camion che trasportava materiale infiammabile è esploso causando un morto e decine di feriti, è stato ripristinato in soli 53 giorni, un vero record. Auspichiamo la stessa celerità nella ricostruzione del ponte di Genova, tenuto conto delle dovute proporzioni. Quanto alle cause che hanno determinato l’incidente di Bologna, constatiamo come l’attenzione sull’autotrasporto di merci pericolose è giustamente aumentata. Ma non basta: occorre aprire una discussione che sposti l’attenzione maggiormente sulla sicurezza”. Lo ha dichiarato Maurizio Diamante, Segretario nazionale della Fit-Cisl in merito alla riapertra del ponte di Bologna 55 giorni dopo quella giornata nera. Si è svolta, infatti, in questi giorni la cerimonia per la riapertura del ponte dell’A14 e della tangenziale che crollò quel terribile 6 agosto, quando un camion carico di Gpl si scontrò con un altro tir ed esplose, sconvolgendo la vita di centinaia di persone, causando due vittime (il camionista e un anziano che venne sbalzato a terra nella sua casa dalla tremenda onda d’urto), 145 feriti e vari milioni di euro di danni.
“Come Fit-Cisl – prosegue Diamante – pensiamo che sia necessario diversificare il trasporto di queste merci magari in termini di orario e di modalità e quindi ricorrere anche alla rotaia. Invece là dove non c’è alternativa al camion, occorre ricordare che non si può caricare ogni responsabilità sull’autista, perché la catena della sicurezza parte da chi commissiona il viaggio alle ditte autotrasportatrici: è illusorio e pericoloso pensare di risparmiare in questo ambito. Chiediamo che lo stesso Governo accenda un faro su questo settore in modo da arrivare a favorire pratiche virtuose”.