Riforma dei Trasporti: ecco le proposte di Confetra
Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) ha inviato al sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro, una lettera in cui elenca una serie di proposte su questioni fiscali e doganali, sulle materie dell’autotrasporto, dei porti e delle ferrovie. Le disposizioni, “a costo zero per lo Stato” – spiega l’associazione -, arrivano in risposta alla richiesta del sottosegretario stesso di proporre normative d’interesse per il settore trasporti che potranno essere inserite nel decreto legge in corso di emanazione per fine luglio.
Sul tema dei costi minimi, come deciso nell’Assemblea confederale del 3 luglio scorso, Confetra ha sottolineato come “non sia opportuno intervenire con atti legislativi data l’imminenza della pronuncia della Sentenza della Corte di Giustizia UE”.
“Nessuna proposta ha effetti negativi sul bilancio dello Stato e non necessita quindi di copertura. Viceversa tutte hanno finalità semplificatorie per la vita delle imprese con ricadute positive anche sulle finanze pubbliche”, si legge nella missiva.
In particolare le proposte riguardano:
a) la materia doganale, con la soppressione del servizio di riscontro della Guardia di Finanza, lo spostamento all’interno della riscossione dell’IVA sulle importazioni, la reintroduzione dell’esimente dell’errore formale nelle sanzioni in dogana (proposte nn. 1, 2 e 3);
b) la materia fiscale, con la determinazione dei mezzi di prova dell’avvenuta “cessione intracomunitaria”, la definizione di operazioni accessorie alle spedizioni internazionali, la semplificazione dei rimborsi IVA per gli operatori logistici impegnati nei traffici internazionali (proposte nn. 4, 5 e 6);c) la materia ferroviaria, con la soppressione del recentissimo aggravio delle tariffe elettriche (proposta n. 7);
d) la materia dell’autotrasporto, con la revisione dei criteri dei divieti di circolazione, la razionalizzazione delle sanzioni all’impresa per violazione dei tempi di guida e di riposo, la fruizione diretta al casello degli sconti sui pedaggi autostradali (proposte nn. 8, 9 e 10).
e) la materia portuale, con la razionalizzazione delle Autorità Portuali in coerenza al core network comunitario, la normativa da applicare alla scadenza delle concessioni portuali, l’esclusione dei porti dall’applicazione della normativa sui servizi di sicurezza sussidiaria, l’identificazione normativa dei porti di transhipment, la determinazione delle tariffe dei servizi tecnico-nautici (proposte nn. 11, 12, 13, 14 e 15).
Per quanto concerne la materia portuale si sottolinea come, aldilà delle proposte normative sopra indicate, la riforma dovrebbe:
· definire le Autorità portuali e logistiche europee in coerenza al core network comunitario istituendone almeno una per Regione marittima con conseguente accorpamento delle altre esistenti nella stessa Regione;
· rafforzare i poteri di coordinamento funzionale delle Autorità Portuali e logistiche nei confronti di tutte le amministrazioni pubbliche presenti nei porti siano esse civili o militari;
· attribuire alle Autorità istituite il compito di definire la rete di assets privati e pubblici che intendono integrare nel territorio di competenza;
· vincolare la concessione di finanziamenti statali per la realizzazione di nuove infrastrutture materiali alla presentazione di un Piano economico finanziario che ne dimostri la redditività.