Salvini e Conftrasporto duri sulle limitazioni austriache al Brennero
Torna sull’argomento delle limitazioni austriache al traffico degli autotrasportatori italiani il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. E lo fa con parole dure che, subito, ricevono una eco da Conftrasporto.
“Non possono essere cittadini e imprese di Bolzano e Trento a pagare le infrazioni e i divieti imposti da qualcuno oltreconfine”, ha affermato il Ministro durante un incontro con i governatori di Trentino Alto Adige Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher (Ne abbiamo parlato anche in questo articolo).
Secondo il punto di vista italiano i divieti imposti dall’Austria sono del tutto illegali e andrebbero ritirati immediatamente.
“Chiederemo la procedura di infrazione“, ha soggiunto Salvini annunciando questa volta passi ufficiali e non più solo mediatici come nei giorni scorsi. E, rafforzando le proprie parole ha posto un vero e proprio diktat: “Prima l’Austria tolga i divieti per i tir, per la notte, dei sabati e delle categorie, poi si potrà parlare di altro, come slot, pedaggi e barriere”.
Salvini: la transizione al green va fatta per gradi
L’Italia, insomma, sembra intenzionata questa volta a farsi valere e a non sedere al tavolo di Bruxelles con la nazione confinante fino a quando la questione Brennero non verrà risolta. Una posizione dura condivisa anche dal ministro tedesco che ha già chiesto l’apertura della procedura di infrazione. Atto al quale il Ministro italiano non vorrebbe arrivare. La condivisione con la posizione tedesca, però, è soprattutto sulla questione della messa fuori legge delle auto a benzina nel 2035. Una imposizione europea che preoccupa moltissimo gli imprenditori italiani e tedeschi del settore. Secondo Salvini, infatti, la transizione al green va fatta per gradi, “spiegata e finanziata e non imposta per legge”.
Parole cui ha fatto subito eco Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto e Confcommercio.
“Prima si cambino le norme sui divieti al Brennero, poi si cerchino le soluzioni possibili – ha rimarcato Uggè, che guida anche la Federazione degli autotrasportatori Italiani in seno a Conftrasporto – Apprezzo la decisa presa di posizione del ministro italiano, che definisce i divieti un’azione unilaterale operata al di là delle leggi stabilite a livello comunitario: abbiamo visto bene, in passato, che limitarsi alle lettere e alle (blande) sollecitazioni non è servito a nulla”.
Questa volta, dunque, se l’Austria non farà un passo indietro sui divieti sarà difficile che si possa avviare un confronto su qualsiasi altro tema.