Sangalli (Confcommercio): traffico e inefficienze gravano sul Pil
“L’eccessivo traffico pesa come una zavorra per l’Italia”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli nel corso del convegno in svolgimento a Roma, dal titolo “L’Italia disconnessa“.
“Nelle nostre grandi e medie aree urbane il costo della congestione è stimato nell’ordine degli 11 miliardi di euro l’anno e rappresenta una sorta di tassa logistica”, ha aggiunto Sangalli. Secondo l’ufficio studi di Confcommercio un taglio del 10% dei tempi e dei costi medi del trasporto determinerebbe un aumento di 7 decimi di punto di Pil.
Sangalli ha quindi ricordato che i trasporti non sono residuali nel nostro mondo e nell’economia del Paese, anzi, “sono una componente vitale, essenziale per il funzionamento degli altri settori. Il presidente di Confcommercio ha quindi precisato che quella che ha definito tassa logistica è dovuta a delle scelte pubbliche, ma anche il privato può e deve fare la propria parte”. Per esempio, ha spiegato, è fondamentale sviluppare il settore dei trasporti e della logistica in un’ottica di intermodalità, di integrazione tra metodi di trasporto diversi.
“I trasporti sono quel settore trasversale che permette agli altri settori di rimanere, appunto, ‘connessi’. Senza logistica delle merci non ci sarebbe commercio. Senza trasporto delle persone non ci sarebbe turismo. E anche i servizi, persino quelli più immaterali, hanno sempre un punto di incontro con la logistica, dagli spostamenti nei servizi alla persona alla circolazione dei materiali per i servizi alle imprese – ha detto ancora il presidente -. Sicuramente questa tassa è dovuta a delle scelte pubbliche. Ma anche il privato può e deve fare la sua parte. Per esempio, è fondamentale sviluppare il settore dei trasporti e della logistica in un’ottica di intermodalità, di integrazione fra metodi di trasporto diversi”.
Sangalli poi ha parlato anche di scelte sindacali precise: “Bisogna trovare la strada per integrare tutte le sfaccettature del mondo della logistica e dei trasporti. Dobbiamo connettere la rappresentanza per aiutare l’Italia a rimanere connessa. Perché un’Italia disconnessa è un’Italia non competitiva. Non possiamo permettercelo: per agganciare questa ripresa bisonga essere in linea al momento giusto e al posto giusto”.