Scajola: bene l’accordo sul gasolio. Ora infrastrutture
L’accordo sul caro-gasolio ha salvato 5 miliardi di euro, e dunque si è trattato di un atto dovuto. Ma la priorità resta l’emergenza infrastrutture. E’ l’opinione del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, intervenendo all’assemblea dell’Unione industriali di Torino. “Aver evitato il blocco dei tir ha significato non solo eliminare grandi disagi per le popolazioni, ma da alcuni conti credo si possa dire di aver salvato 5 miliardi di produzione al nostro paese”.
Una dichiarazione che ha reso evidente l’atto dovuto del governo nei confronti della categoria degli autotrasportatori. Ora però, ha ammonito Scajola, “l’Italia deve al più presto ridurre il gap infrastrutturale che penalizza il suo sistema produttivo nei confronti di tutti i principali governi stranieri”. In questo senso “il governo Berlusconi farà la propria parte, in modo concreto e tempestivo, creando le condizioni di contesto utili a sostenere la libera iniziativa imprenditoriale e la crescita dell’economia. Abbiamo già iniziato con il piano triennale di sviluppo approvato dal Cdm”, ha concluso il ministro, “che contiene infatti le misure più urgenti in materia di infrastrutture, energia, innovazione, semplificazione e liberalizzazione”.