Logistica: sciopero degli operatori del gruppo BRT dal 29 aprile al 3 maggio 2024
Assotir: “A fronte della chiusura assoluta a qualsiasi confronto, la mobilitazione è la risposta all’iniziativa intrapresa dal gruppo BRT, per estromettere i suoi sub-vettori storici”
Sciopero nel comparto della logistica: Assotir ha proclamato lo stato di agitazione dei vettori che operano per il Gruppo BRT.
Il fermo settoriale si svolgerà dal 29 aprile al 3 maggio 2024.
L’associazione dell’autotrasporto ha comunicato che martedì 23 aprile si terrà a Milano un incontro con stampa e istituzioni per illustrare i motivi della protesta.
Assotir proclama sciopero settoriale delle attività degli operatori che lavorano per conto del Gruppo BRT, dal 29 aprile al 3 maggio prossimi.
Lo stato di agitazione si svolgerà nel rispetto della procedura prevista dalla legge.
Sciopero operatori BRT: la decisione nella riunione del 12 aprile
Gli autotrasportatori che operano per BRT hanno preso questa decisione nella riunione che si è tenuta a Milano il 12 aprile. L’associazione ha raccolto il mandato e proclamato il fermo.
“Gli operatori in quella sede hanno proclamato lo stato di agitazione del settore dopo aver preso atto del comportamento seguito dal gruppo BRT finalizzato a estromettere dal lavoro i vettori storici– spiega in una nota Assotir -. ovvero oltre un centinaio di aziende che contano un numero di più di mille addetti”.
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Martedì 23 aprile, a Milano, Assotir incontrerà la stampa per informare l’opinione pubblica e le Istituzioni, sia nazionali che territoriali, sui motivi della protesta. Analogamente, sono stati programmati incontri con le istituzioni, a partire dalle Prefetture il cui territorio risulti maggiormente coinvolto dalla vicenda.
Operatori disponibili a un incontro
“A fronte della chiusura assoluta a qualsiasi confronto – commenta il segretario generale di Assotir, Claudio Donati – la mobilitazione è la risposta all’iniziativa intrapresa dal gruppo BRT, che punta, senza mezzi termini, ad estromettere i suoi sub-vettori storici, con metodi inaccettabili, per la mancanza di rispetto verso i trasportatori”.
“Dopo i dinieghi finora ricevuti, gli operatori hanno deciso di reagire con decisione, sebbene abbiano comunque comunicato a BRT Spa di essere disponibili ad un incontro per verificare se esistono le condizioni per una ricomposizione della situazione” conclude Donati.