Sensori angolo cieco: Assotir chiede interventi più efficaci per risolvere i problemi del traffico urbano
L’associazione: “Gli autisti dei mezzi pesanti sono sempre ritenuti i responsabili degli incidenti”
Con le nuove norme per la circolazione annunciate dalla giunta comunale milanese, i mezzi pesanti – per poter circolare all’interno dell’area B – dovranno essere dotati di sensori per l’angolo cieco, ovvero quei sensori che permettono di rilevare la presenza di persone negli angoli che il conducente dalla cabina non può vedere. (Qui il nostro articolo).
Le associazioni di settore hanno espresso pareri critici rispetto alla misura. Pietro Castelli, presidente di ASSOTIR Lombardia, ha commentato: “Senza mettere in discussione l’obiettivo di una maggiore sicurezza sulle strade, ci auguriamo che i sensori per angolo cieco che il Comune di Milano intende far installare ai veicoli pesanti servano effettivamente, e non si riducano a un pannicello caldo”.
“Si rischia di criminalizzare una categoria”
“Per esprimere un parere definitivo su questo intervento, aspettiamo il testo del provvedimento. Da quello che è possibile dire al momento, tuttavia, questa misura sembra servire principalmente a ottenere un consenso mediatico. I problemi correlati al traffico urbano (come sicurezza, inquinamento, congestione, soste) richiedono interventi di ben altro tipo. Non si può credere che per risolvere la questione basti installare sui mezzi pesanti i sensori di angolo cieco”, ha aggiunto Castelli.
Claudio Donati, Segretario Generale di ASSOTIR, ha poi sottolineato invece che il dibattito pubblico sta contrapponendo gli utenti della strada: “I pedoni e i ciclisti vengono decritti come vittime, gli autisti dei mezzi pesanti invece sono sempre ritenuti i responsabili degli incidenti. In questo modo si rischia di criminalizzare una categoria che francamente non si merita un trattamento del genere. Gli autisti dei mezzi pesanti – prosegue Donati – sono gli stessi che assicurano ogni giorno alla città di Milano, e a tutta Italia, le merci richieste dalla sua comunità possano arrivare a destinazione”.
La nuova normativa UE sui dispositivi di sicurezza
Da luglio 2024, per immatricolare veicoli delle categorie M2, M3 (Bus/Pullman), N2 e N3 (Camion), sarà obbligatorio installare nuovi dispositivi di sicurezza per ridurre al massimo il numero di vittime per incidenti stradali e salvaguardare, quindi, gli utenti vulnerabili della strada. Lo ha stabilito l’Unione Europea con il General Safety Regulation (GSR).
Tra i sistemi che diventeranno obbligatori figurano: il sistema di informazione sui punti ciechi; il sistema di monitoraggio alla partenza; il sistema di informazione sulla retromarcia; il rilevatore di stanchezza e reattività del conducente; il sistema intelligente di assistenza alla velocità e il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.
Tali dotazioni tecnologiche aumenteranno notevolmente la sicurezza di veicoli di grandi dimensioni come bus, pullman e camion fornendo ai conducenti un valido supporto durante la guida e le manovre.
Per quanto riguarda la segnalazione dei punti ciechi, in commercio sono già presenti sistemi modulari, con una prima installazione di base con sensori e avviso acustico. Si tratta di sistemi di sicurezza integrabili progressivamente con altri dispositivi come monitor, telecamere.
In commercio sono disponibili anche specchi digitali, utili per sostituire i grandi bracci degli specchi laterali, o il sistema di visione totale dei quattro lati del veicolo
con una sola immagine HD a “volo di uccello”. Disponibili anche sistemi di allarme per segnalare al conducente pericoli di collisione.