Sicurezza e soluzioni digitali: ecco cosa vogliono i conducenti di furgoni in Italia
Lo dice una nuova ricerca Webfleet effettuata su quasi 1.000 conducenti di furgoni in Europa
Webfleet, la soluzione Bridgestone per la gestione del parco veicoli, ha pubblicato oggi i risultati di una nuova ricerca effettuata su quasi 1.000 conducenti di furgoni in Europa. I risultati mostrano che i driver professionisti italiani evidenziano criticità superiori rispetto alla media europea.
Se la sicurezza stradale, la congestione del traffico e la mancanza di parcheggi sono considerate sfide significative a livello europeo, in Italia sono vissute come particolarmente difficili.
I conducenti professionisti italiani denunciano, inoltre, tra i problemi più urgenti, anche il rispetto delle tempistiche di consegna, la gestione a livello burocratico e la soddisfazione delle aspettative dei clienti finali.
Anche la comunicazione con i clienti e con l’ufficio è una sfida che in Italia è più sentita rispetto al dato europeo nel suo complesso.
La sicurezza su strada al primo posto per i conducenti di furgoni
Quando è stato chiesto loro cosa migliorerebbe il proprio lavoro, “una maggiore sicurezza stradale” è stata la risposta più comune tra i conducenti di furgoni europei.
Altrove “tornare a casa sani e salvi” è stata considerata la seconda cosa più importante per i driver per ciò che riguarda il proprio lavoro. La ricerca ha rilevato che il problema è particolarmente diffuso in Italia, dove oltre la metà (51%) dei conducenti intervistati afferma che la cosa che desidera maggiormente sono strade più sicure.
Il secondo paese con la percentuale più alta di driver a dare questa risposta è stato la Germania, con il 48% di preferenze. Sebbene il numero complessivo di vittime della strada in Europa sia diminuito dal 2019, questa tendenza non viene riscontrata in tutte le regioni, con un trend che per alcuni paesi è rimasto invariato o addirittura è aumentato in questo periodo.
Preoccupazioni per la sicurezza stradale persistono
Il 42% delle flotte commerciali afferma di essere coinvolto in un numero di incidenti stradali che va da 1 a 5 l’anno e il rapporto di Webfleet mostra che sia nei fleet manager che nei conducenti dei furgoni persiste un’estrema preoccupazione per la sicurezza.
Inoltre, il 68% dei conducenti, quando gli è stato chiesto di valutare i potenziali problemi sulle strade, ha classificato la congestione del traffico come impegnativa o estremamente impegnativa, rendendola l’elemento più sfidante tra quelli citati nel rapporto.
L’Italia si è classificata ancora una volta al primo posto per questo problema, con l’80% dei conducenti che ha valutato la congestione del traffico come impegnativa o estremamente impegnativa. Segue la Francia con il 77%.
Conducenti desiderano soluzioni digitali
I conducenti di furgoni hanno, inoltre, riferito di avere un accesso limitato alle soluzioni digitali progettate per supportarli nel loro lavoro quotidiano. Dovendo indicare in un elenco di dieci possibili soluzioni quelle che utilizzano, in tutti i casi tranne uno, la maggior parte dei conducenti ha affermato di non avere accesso alla specifica soluzione.
In media, le soluzioni risultano utilizzate solo da un terzo del campione. Tuttavia, quando è stato chiesto con che frequenza vorrebbe utilizzare ciascuna soluzione, la maggior parte dei driver ha risposto che vorrebbe farlo sempre.
Nonostante le sfide che i conducenti devono affrontare, la soddisfazione lavorativa rimane elevata, con la stragrande maggioranza dei driver che dichiara di essere soddisfatta o estremamente soddisfatta del proprio lavoro. Il 48% degli autisti di furgoni afferma che “fare bene il proprio lavoro” è il fattore più importante per la propria attività, rendendolo quindi l’elemento più importante in generale. Percentuale che, nel caso italiano, raggiunge addirittura il 57% degli intervistati.