Sistri: Anita chiede la chiusura definitiva del sistema
“È giunto il momento di chiudere definitivamente l’esperienza SISTRI con un provvedimento normativo che sancisca la decadenza dei relativi obblighi, compresa l’attuazione in via sperimentale delle procedure”. È questa la principale richiesta della delegazione di Anita guidata dal presidente nazionale Thomas Baumgartner e dal Presidente della Sezione trasporto rifiuti Carlo Coppola, che oggi ha incontrato alcuni rappresentanti della segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente Gian Luca Galletti. La delegazione chiede anche la sospensione del versamento del contributo annuale “fino a quando non sarà chiaro e definito un sistema funzionale e più coerente”.
La situazione, ha spiegato Bamgartner, mette in condizione di svantaggio le imprese italiane rispetto alle concorrenti europee a causa delle procedure complesse, dei costi annuali dei contributi, e degli obblighi di sperimentazione per un sistema sta per essere ridefinito.
“Non si può continuare ad immaginare di tracciare i rifiuti attraverso un sistema incentrato sulla sola fase del trasporto e, per giunta, con strumenti obsoleti ed installati esclusivamente sulla motrice del camion – ha dichiarato Baumgartner – è necessario, invece, ridefinire un sistema di tracciabilità completamente diverso dal SISTRI, che rappresenti un valore aggiunto per le imprese e risponda alle norme comunitarie, garantendo che i rifiuti prodotti vengano correttamente smaltiti, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela ambientale, così come avviene in Francia, in Spagna e in Germania”.
Anita chiede di monitorare i flussi con la digitalizzazione degli attuali formulari, dei registri di carico e scarico, e della dichiarazione annuale MUD. Inoltre per semplificare il quadro istituzionale chiede che l’Albo Gestori Ambientali possa fungere da interlocutore unico per chi voglia operare nel settore del trasporto e della gestione dei rifiuti sul territorio nazionale, anche per gli operatori esteri.