Sistri: Anita, l’obbligatorietà del sistema va sospesa
Anita, dopo la recente posizione espressa dal Governo sul Sistri, esorta a prendere “una decisione netta e definitiva” intervenendo sulla materia nella fase di conversione del Decreto Competitività.
“La disponibilità espressa dal sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo ad intervenire per semplificare il Sistri, ci lascia ben sperare – dichiara il presidente di Anita, Thomas Baumgartner – in quanto sembra siano stati finalmente riconosciuti tutti i limiti del sistema che, anche recentemente, abbiamo evidenziato in una nota inviata al ministro Galletti. Il Sistri è un sistema che utilizza dispositivi obsoleti e costosi, che non garantiscono la totale tracciabilità dei veicoli e presenta disfunzioni per le quali non sono bastati né gli interventi finora implementati né la riduzione della platea degli obbligati”
Secondo Baumgartner si dovrebbe prendere spunto dalle modalità messe in atto in Europa, legate a sistemi satellitari già installati sui veicoli.
“Dobbiamo fare in modo che tutti operino con le stesse regole – aggiunge Baumgartner – e pertanto chiunque produca, gestisca o trasporti rifiuti pericolosi deve garantirne la tracciabilità indipendentemente dalla dimensione aziendale e dalla nazionalità”.
E’ necessario puntare sulla semplificazione, spiega Carlo Coppola, presidente della Sezione trasporto rifiuti di Anita, per rendere il Sistri compatibile con le esigenze operative delle aziende.
“Vogliamo continuare a lavorare – conclude Coppola – per dare al Paese e alle imprese del settore un sistema di tracciabilità efficiente, capace di garantire trasparenza e legalità con regole chiare e applicabili da tutti gli operatori, ma fino a quando tutto ciò non sarà realizzato, Anita chiede che l’obbligatorietà del Sistri, anche ai fini del contributo, deve essere sospesa”.