Sistri: azioni legali dalle imprese per recuperare i contributi
Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti avvieranno azioni legali a nome delle imprese coinvolte nel progetto Sistri (il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi), per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011.
“Negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non è mai partito – sottolineano in una nota Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti -. Abbiamo sempre denunciato le inefficienze e gli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo. Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema. In attesa che possa davvero funzionare, accompagneremo gli imprenditori nelle azioni legali che saranno aperte nei confronti del Ministero dell’Ambiente per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi”.
“Non hanno alcun fondamento le affermazioni secondo le quali sono fermi i test sulla funzionalità del Sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. Non vi è alcuna ‘impasse’ e i test proseguono per concludersi, come previsto dalla legge, entro il 15 dicembre – si legge in una nota diffusa recentemente dal Ministero dell’Ambiente -. Come emerso nella riunione del Comitato di Vigilanza e Controllo sul Sistri, si svolgeranno 4 test su specifici aspetti, entro il 10 novembre un grande test con le aziende con oltre 50 dipendenti cui ne seguirà, entro novembre, un altro per le aziende da 11 a 50 dipendenti – prosegue la nota -. L’obiettivo di testare, entro il termine fissato, tutti gli utenti Sistri per i quali il sistema entrerà in funzione in febbraio. Naturalmente è prevista la individuazione di eventuali correttivi ove si rendessero necessari in base agli esiti delle sperimentazioni”.