Stop al Sistri, Conftrasporto: nuovo sistema dal 2020, funzionale e poco costoso
Il Senato ha approvato il decreto legge semplificazioni, con l’abolizione, dal 1° gennaio 2019 del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi – SISTRI, e la conferma della sempre valida documentazione cartacea di accompagnamento dei rifiuti per tutto il 2019.
Nell’emendamento accolto dall’aula si prevede l’istituzione di un nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente e con costi di avvio pari a 1,6 milioni di euro (non i 34 del SISTRI) a suo completo carico.
“Contrariamente a quanto riportato dalla stampa, alcuna anche specializzata – afferma il vicepresidente di Conftrasporto e di Confcommercio, Paolo Uggè – le imprese di trasporto non dovranno pagare alcun contributo nel 2019, ma solo nell’anno successivo, quando partirà il nuovo sistema, alla cui implementazione Conftrasporto e Confcommercio stanno già collaborando con il ministero dell’Ambiente e l’Albo Gestori Ambientali”.
“Il nuovo sistema – conclude Uggè – costerà soltanto 3 milioni l’anno, rispetto ai 40 che costava il SISTRI, e i contributi annuali che verranno chiesti alle imprese non saranno mai pari alle centinaia o migliaia di euro pagati dai vettori negli anni passati, ma solo a modesti importi necessari all’autofinanziamento di un sistema efficiente e funzionale di controllo dei rifiuti trasportati in Italia”.