Tachigrafo: per omessa revisione non c’è sospensione patente o riduzione dei punti
Codice della Strada Art.179, comma 2 interpretazione della norma e chiarimenti del Ministero dell’Interno
La revisione biennale del tachigrafo è un obbligo normativo previsto dalla legislazione comunitaria e nazionale, con lo scopo di garantire la corretta installazione e il funzionamento dei dispositivi di registrazione dei tempi di guida di camion mezzi pesanti.
Recenti chiarimenti forniti dal Ministero dell’Interno con una Nota ufficiale del 29 novembre 2024 hanno risolto un dubbio interpretativo sull’applicazione delle sanzioni per la mancata revisione.
La Nota ufficiale datata 29 novembre 2024, ha fornito chiarimenti rilevanti sugli aspetti sanzionatori legati all’obbligo biennale di revisione del tachigrafo, eliminando ambiguità interpretative.
Revisione del tachigrafo: normativa e chiarimenti
Secondo la normativa europea, il tachigrafo deve essere sottoposto a verifica periodica ogni due anni presso officine autorizzate. Queste verifiche del tachigrafo hanno l’obiettivo di controllare:
- Installazione e funzionamento del dispositivo.
- Assenza di manipolazioni e integrità dei sigilli.
- Correttezza della taratura e precisione dei valori registrati.
Al termine della revisione, l’officina rilascia un rapporto tecnico e applica una targhetta sul veicolo riportante la data e gli estremi della calibrazione.
Nonostante ciò, la mancata revisione biennale del tachigrafo ha sollevato quesiti sul piano sanzionatorio.
Sanzioni per tachigrafo senza revisione biennale
La mancata revisione biennale ha sollevato dubbi interpretativi circa l’applicazione dell’articolo 179, comma 2, del Codice della Strada (Cds), che prevede sanzioni per il malfunzionamento del tachigrafo.
Con la Nota del 29 novembre 2024, il Ministero ha risposto a una richiesta di chiarimento avanzata dall’Associazione ANITA, che riteneva inappropriata l’applicazione dell’articolo 179, comma 2, del Codice della Strada (Cds) per la mancata revisione del tachigrafo. In particolare:
- Non esiste una sanzione specifica nell’ordinamento nazionale per la circolazione di camion e mezzi pesanti con revisione scaduta del tachigrafo.
- L’infrazione non è classificata tra le violazioni gravi alle norme comunitarie.
La corretta disposizione applicabile, secondo il Ministero, è l’articolo 19 della Legge 727/1978, che prevede una sanzione residuale senza implicare la sospensione della patente o la decurtazione di punti.
Pertanto, qualora un camion o mezzo pesante circoli con revisione del tachigrafo scaduta, l’infrazione è regolata dall’articolo 19 della Legge 727/1978, che prevede una sanzione residuale senza implicare sospensione della patente o decurtazione punti.
Quando il cronotachigrafo è considerato non funzionante
La revisione scaduta non implica automaticamente il malfunzionamento del tachigrafo. Tuttavia, durante controlli tecnici presso officine autorizzate, il dispositivo può essere dichiarato non funzionante se emerge, ad esempio, uno scostamento superiore al 4% nei valori registrati rispetto alla taratura precedente. In questi casi, il cronotachigrafo è considerato inefficiente, con applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 19 della Legge 727/1978.
Quindi, in caso di mancata revisione biennale del tachigrafo:
- Non verranno applicate sanzioni accessorie come sospensione della patente o decurtazione di punti.
- La sanzione residuale prevista dall’articolo 19 della Legge 727/1978 è applicabile solo nel caso in cui il dispositivo venga ritenuto non funzionante. Questo avviene, ad esempio, se emergono scostamenti nei valori registrati superiori al 4% durante i controlli presso le officine autorizzate.
La Nota del Ministero dell’Interno rappresenta un importante chiarimento per gli operatori del settore dell’autotrasporto, evitando interpretazioni errate e sanzioni inappropriate al tachigrafo. La mancata revisione biennale del cronotachigrafo non comporta automaticamente sanzioni severe. Come la sospensione della patente o la decurtazione di punti. Resta comunque un obbligo per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme di circolazione.
Gli operatori dell’autotrasporto devono comunque assicurarsi che la revisione biennale del tachigrafo sia effettuata regolarmente. Questo per evitare sanzioni, anche se queste non comportano conseguenze gravi come la sospensione della patente o la decurtazione di punti.
Continua a leggere: Tachigrafo: le norme salva infrazioni per il controllo di autisti di camion e mezzi pesanti sono Legge