Tav, accordo raggiunto. Si parte nel 2010
Torino-Lione, l’accordo c’è. Il patto tra Osservatorio tecnico, guidato da Mario Virano, e i sindaci della Valle di Susa attraversata dalla Tav. Ad una prima fase di studio del terreno – “sondaggio” è il termine tecnico – di qui a due anni cominceranno i lavori veri e propri. I carotaggi per la nuova linea dovrebbero partire entro il mese di dicembre del 2010, e nel 2009 sarà realizzato un intervento straordinario sulle stazioni della linea storica per accrescere il comfort, l’efficienza e la capacità di interscambio.
Investimenti massicci dovrebbero essere fatti per il trasporto locale e per la riqualificazione territoriale. Non ci sono ancora date precise: quelle – spiega il ministro per le infrastrutture Altero Matteoli – verranno decise probabilmente a luglio. “Non dipende solo da noi, devo incontrare il mio collega francese e rivedere il commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, con cui mi sono già incontrato la settimana scorsa. La risposta potrò darla alla fine di luglio”. Commenti positivi vengono dal sottosegretario alle infrastrutture, Mino Giachino: “l’accordo per la progettazione della Tav segna una bella tappa nella linea del dialogo portata avanti dal ministro e dal governo”, spiega. “Ero fiducioso nell’esito positivo della trattativa dopo la visita a Torino del ministro Matteoli. La nuova linea, con la realizzazione del corridoio V che collega tra loro Paesi che producono insieme il 40% del Pil europeo, incrociando a Novara la Genova- Rotterdam, creerà in Piemonte la più grande area logistica del Sud Europa con la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro”.
Coro di consensi per la conclusione del contenzioso. Anche se c’è chi, come Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana della Val di Susa, ricorda che “l’ accordo sulla Tav c’è, ma riguarda solo le regole, non il tracciato. Non abbiamo siglato alcun accordo”. Emma Marcegaglia ha promosso l’accordo, e con lei Luca Cordero di Montezemolo, che ha chiesto di passare in tempi brevi alla realizzazione. Complimenti anche dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che strizza l’occhio, però, anche “a chi ha dimostrato di saper cambiare idea”. Legambiente giudica positivamente il patto, perché “lascia a bocca asciutta il partito degli appalti”, e chiede di accentuare il passaggio del peso dei trasporti dalla gomma alla rotaia. Per Ermete Realacci, ministro ombra del Pd per l’ambiente, l’accordo sulla Tav “è un bell’esempio per tutto il Paese”. Di fronte al coro dei consensi, restano solo Verdi e irriducibili (in prima fila Vittorio Agnoletto). Che appaiono, tuttavia, sempre più isolati.