Ticket bus: interrogazione in Parlamento, Anav esprime soddisfazione
Trovare iniziative alternative alla politica dei ticket bus, la tassa applicata dalle amministrazioni comunali ai bus turistici e di linea che accedono ai centri cittadini. E’ questo l’oggetto dell’interrogazione a firma dell’onorevole Aris Prodani presentata il 18 ottobre alla Camera dei deputati in cui si chiede quali iniziative, anche a carattere normativo, i ministri interrogati intendano intraprendere per evitare misure apparentemente “contrarie alla normativa europea e che rischiano di esporre il Paese a procedure di infrazione”, anche alla luce della segnalazione in Ue della questione da parte dell’Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori).
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Prodani sui ticket bus introdotti dal Governo in alcune città italiane – ha dichiarato il presidente Anav Giuseppe Vinella -. I ticket sono solo un modo per fare cassa e non per migliorare la circolazione nelle città, dal momento che i bus turistici rappresentano una percentuale minima dei veicoli in circolazione”.
L’Anav aveva presentato un esposto in sede Ue nel 2015 per evidenziare che “le delibere comunali sui ticket bus contrastano con le norme fondamentali dell’ordinamento comunitario, violando il principio di proporzionalità ed ostacolando la libera prestazione di servizi ed il corretto funzionamento del mercato interno”.
“Come abbiamo segnalato anche alla Commissione UE, – ha sottolineato Vinella – è sulla mobilità privata che bisogna agire se si vuole davvero decongestionare il traffico. Grave sarebbe, quindi, se a Roma, come annunciato dall’assessore alla Mobilità Meleo, si aumentassero nuovamente i ticket bus. È una prospettiva che ci vede nettamente contrari, alla quale non potremmo che opporci in tutte le sedi.
Ben venga il richiamo ad una chiara presa di posizione da parte del Governo su questo annoso problema.Oggi sono oltre 50 le città italiane, spiegano da Anav, che applicano ai bus turistici tariffe per l’accesso e la sosta nei centri urbani per un prelievo annuo a carico dei turisti di oltre 100 milioni di euro all’anno. Il trend di gettito è in costante crescita per effetto dei ripetuti aumenti tariffari decisi dalle amministrazioni comunali.
“Non si può continuare a tassare la cultura invocando interessi superiori per giustificare l’imposizione ai bus turistici di gravose quanto inique tariffe di accesso alle città – ha proseguito il presidente Vinella. – Ambiente e territorio possono essere tutelati con altre e ben più efficaci soluzioni, meno onerose per le imprese di trasporto e per il turismo, come del resto avviene in altre città europee. Auspichiamo e ci attendiamo un segnale in questo senso allo Stato italiano da parte della Commissione Europea”.
Andrea Coen Tirelli