Transizione ecologica camion: Artusi (Federauto Truck&Van) invita il Parlamento Ue a un approccio graduale
Il commento arriva in vista dell’Assemblea plenaria del prossimo 21 novembre
Manca poco alla seduta del Parlamento europeo che dovrà decidere sugli standard e i tempi per la transizione green di camion e autobus.
“In vista del Trilogo finale, è determinante per la sostenibilità ambientale, economica e sociale della filiera che prevalgano le opzioni e gli emendamenti più pragmatici in difesa della neutralità tecnologica facendo giungere l’Assemblea plenaria ad un voto più ragionevole”, ha dichiarato Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega ai Truck&Van e componente del Board dell’associazione dei dealer europei AECDR, in merito ai lavori di preparazione dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo del prossimo 21 novembre.
Una “transizione graduale e davvero efficace”
Secondo Artusi, è indispensabile che proposte più equilibrate per una “transizione graduale e davvero efficace” per gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema siano avanzate in seduta plenaria, l’istituzione che meglio rappresenta la volontà democratica degli elettori europei. “Si tratta di formalizzare i pareri già approvati dalle Commissioni parlamentari Trasporti e Industria, che si erano già pronunciate in favore di soluzioni meno ideologiche e più realistiche, superando le pregiudiziali successivamente imposte dalla Commissione parlamentare ambiente”.
Tempi e standard irrealistici della proposta in discussione
“Proprio di fronte alla contraddittorietà degli orientamenti manifestata dalle diverse Commissioni del Parlamento europeo – ha proseguito il vicepresidente di Federauto – riteniamo fondamentale che l’Assemblea venga messa in condizione di rivedere sia i tempi e gli standard irrealistici della proposta messa in discussione, sia l’individuazione delle soluzioni tecnologiche in grado di consentire la decarbonizzazione del settore, anche attraverso l’impiego – con l’introduzione di un adeguato fattore di correzione del carbonio (CCF) – di alimentazioni diverse dalla trazione elettrica, a cominciare dai biocarburanti e dai carburanti rinnovabili, che sono già oggi ad impronta di carbonio pari a zero, e quindi, coniugano le esigenze di abbattimento della CO2 con le dinamiche del mercato».
Si tratta di un contributo fondamentale e immediato a salvaguardia dell’ambiente, ha concluso Artusi, soprattutto in attesa che la transizione verso l’elettrificazione riesca a depurare dal suo ciclo di vita tutti i climalteranti attualmente scaricati nell’atmosfera dall’estrazione delle materie prime e dalla loro lavorazione, dalle produzioni di energia elettrica – a tutt’oggi prevalentemente di fonte fossile – e dallo smaltimento delle batterie necessarie ad alimentarne i motori.